Il 10 dicembre si è celebrata la cerimonia del Premio Nobel 2023 a Stoccolma, secondo la consueta tradizione in commemorazione della morte di Alfred Nobel nel 1896. I vincitori sono stati onorati presso la Konserthuset a Stoccolma davanti alla famiglia reale svedese. L’assegnazione del Nobel per la Pace è avvenuta a Oslo.
La cerimonia del Premio Nobel 2023 a Stoccolma
Ogni anno, in commemorazione della morte di Alfred Nobel nel 1896, il 10 dicembre avviene la cerimonia di premiazione del Nobel. I vincitori del Premio Nobel 2023 sono stati onorati in una cerimonia a Stoccolma, presso la Konserthuset della capitale svedese. La famiglia reale svedese, presente alla cerimonia insieme a coloro che hanno scelto i vincitori e a vari ospiti illustri, ha premiato i vincitori della categoria Fisica, Chimica, Medicina, Letteratura ed Economia. La vincitrice, Narges Mohammadi, del Nobel per la Pace è stata premiata a Oslo.
Il premio Nobel per la Fisica è stato assegnato a Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier, tre scienziati onorati e premiati per gli studi sugli impulsi laser che durano attosecondi. L’autore norvegese Jon Fosse ha ricevuto, invece, il premio Nobel per la Letteratura, come riconoscimento per le sue opere teatrali e la prosa innovativa che danno voce all’indicibile.
Il Re svedese ha consegnato il Premio Nobel 2023 per la Chimica a Moungi Bawendi, Louis E. Brus e Aleksej Ekimov. Sono tre scienziati che lavorano negli Stati Uniti, premiati per il lavoro sulle nanotecnologie che gli ha permesso di arrivare ai quantum dot, cioè i punti quantici, considerati la base per moltissime tecnologie.
Sono stati premiati per la Medicina la biochimica ungherese Katalin Karikò e l’immunologo statunitense Drew Weissman. Il loro lavoro ha permesso di gettare le basi per i vaccini a mRna messaggero che hanno permesso lo sviluppo dei vaccini anti Covid-19. Hanno quindi permesso, con una velocità che non si era mai vista, di sviluppare un vaccino contro una delle più grandi minacce alla salute umana degli ultimi tempi.
L’economista statunitense Claudia Goldin si è vista assegnare il Nobel per l’Economia grazie ai suoi studi sul gender gap. Ha permesso di far progredire la comprensione dei risultati sul mercato del lavoro femminile, come si legge nelle motivazioni dell’Accademia svedese delle Scienze.
Tutti questi premi sono stati assegnati a Stoccolma dai reali svedesi. Invece, il Premio Nobel 2023 per la Pace è stato ricevuto dai familiari di Narges Mohammadi a Oslo dai reali norvegesi. L’attivista iraniana si trova in carcere ed è quindi stata rappresentata da una sedia vuota e dai suoi figli Ali e Kiana Rahmani, dal marito Taghi Rahmani e dal fratello Hamidreza.
Il Nobel per la Pace
Narges Mohammadi è la vincitrice del Nobel per la Pace. È un’attivista iraniana per i diritti umani e i diritti delle donne in Iran, e per questo è detenuta nella prigione di Evin a Teheran. Ha ricevuto il Premio Nobel 2023 in ottobre per la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran. È stata arrestata 13 volte, condannata cinque volte per un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate e imprigionata nuovamente nel 2021.
Trovandosi in carcere, ovviamente, non ha potuto partecipare alla cerimonia del Premio Nobel 2023. È stata rappresentata dai suoi figli e dal marito e sul palco è stata lasciata una sedia vuota. Il riconoscimento le è stato conferito, quindi, per la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran, per i diritti umani e la libertà.
In un messaggio, letto dai figli Ali e Kiana Rahmani, ha condannato il “regime religioso tirannico e misogino” dell’Iran. Come conclusione del messaggio Mohammadi tende una mano a tutte le forze per la pace e i diritti dell’uomo:
Sono fiduciosa che la luce della libertà e della giustizia risplenderà luminosamente sulla terra d’Iran. In quel momento, festeggeremo la vittoria della democrazia e dei diritti umani sulla tirannia e il totalitarismo e l’inno del trionfo del popolo sulle strade d’Iran risuonerà in tutto il mondo
I due figli hanno poi concluso la cerimonia davanti al re e alla regina svedesi con lo slogan delle proteste che hanno scosso l’Iran, in farsi “Zan. Zendegi. Azadi”, ovvero “Donna. Vita. Libertà”, tra la commozione di tutti i presenti.