La casa di Chesterton rischia di essere distrutta. Popolo inglese, ripensaci!

Provate ad immaginare un’Italia senza la casa del Manzoni, o senza il Vittoriale dannunziano. Oppure togliete da Recanati la dimora di Leopardi, o la casa di Pirandello da Agrigento. Si potrebbero certamente fare altri esempi, di intelletti che hanno piantato radici nel nostro pensiero, accrescendolo. Uomini che, nati in una misura ordinaria della realtà, l’hanno trasformata, rendendola straordinaria. Ogni dettaglio della loro vita diviene motivo di indagine, foriero di molteplici interessi. Primo fra tutti la casa, luogo di nascita, di provenienza o di abitazione di un autore. Prendersi cura di questi luoghi diventa un dovere: un bene da difendere ad ogni costo. Come nel caso della dimora di Gilbert Keith Chesterton.

 

La casa di Chesterton in pericolo

A Beaconsfield, cittadina inglese della contea di Buckinghamshire, la casa di Chesterton rischia di essere distrutta. Una bellissima casa a Over Roads, tanto amata dall’autore: stile Tudor, molto accogliente e con un’amplissima biblioteca. Al suo interno Chesterton ha scritto i primi volumi de “I Racconti di Padre Brown”, “Lepanto” e “Cosa c’è di sbagliato nel mondo” (testi che vedono la luce nel primo decennio del XX secolo). Nel 1936, con la morte dell’autore, la casa viene affidata alla Chiesa Cattolica. L’associazione “Saint Barnabas Society”, che sostiene i preti anglicani convertiti al cattolicesimo, per mancanza di fondi dovette vendere la proprietà.

Attualmente la casa a Over Roads, meta di numerose visite provenienti da tutto il mondo, appartiene ad un privato cittadino. Purtroppo già da tempo una minaccia incombe. Infatti i costi di mantenimento della struttura sono ingenti e gli acquirenti scarseggiano. La soluzione pensata dal proprietario è quella di vendere il cottage chestertoniano ad un costruttore che lo rimpiazzerà con un condominio di nove appartamenti.

 

Dov’è la “blue plaque”?

Solitamente presso luoghi storicamente legati a personaggi illustri si installano le cosiddette “blue plaque”. Sono delle targhe blu che mettono in risalto l’importanza di un luogo per una determinata persona. È un’iniziativa, tra l’altro, nata a Londra. L’abitazione di Over Roads, a quanto pare, non può acquisire la “blu plaque” poichè non era di proprietà dell’autore. Chesterton, infatti, era affittuario.

 

Diverse le reazioni

Dale Ahlquist, presidente della “Society of Gilbert Keith Chesterton“, una volta saputa l’infausta notizia ha dichiarato:

Sembra davvero pazzesco che debba essere distrutta. Per un americano, sarebbe come demolire una casa in cui ha vissuto Ernest Hemingway

Effettivamente la notizia lascia tutti perplessi, specialmente l’indifferenza dei concittadini, testimoniata da molti turisti che hanno visitato i luoghi dell’autore. A questo proposito il blog “Uomo Vivo” riporta insoliti viaggi a Beaconsfield. Gli appassionati turisti, in cerca della casa e della tomba di Chesterton, si imbattono in una cittadina che non sa neanche chi egli sia e dove abbia abitato. Anche Ahlquist commenta nel merito:

Sono colpito dal fatto che lo scrittore e profeta Chesterton sia così famoso e apprezzato in tutto il mondo mentre in Inghilterra sembra essere tristemente trascurato

Questa trascuratezza “in casa” è paradossale, se messa a confronto con la stima che tutto il mondo nutre nei confronti dello scrittore e delle sue opere. Il crescente fervore ed interesse furono alcuni dei motivi che avevano portato all’apertura del processo di beatificazione per Chesterton, chiuso purtroppo nel 2019 e destando numerose polemiche.




Le conseguenze

Secondo i costruttori, il condominio sarà un edificio a quattro piani: l’intento è quello di erigere un edificio che rispetti la precedente struttura, che si integri con essa. Non si può nascondere che, nell’eventualità che tale progetto venga completato, vi sarà comunque una grande perdita per il patrimonio culturale dell’autore. Monsignor Sean Healy, il parroco della chiesa a Beaconsfield, teme anche per l’affluenza di turisti:

La parrocchia riceve spesso visitatori stranieri che trascorrono qui una giornata facendo il giro della città per visitare vari monumenti di Chesterton. Sarebbe un peccato se, nel tempo, questi luoghi significativi venissero lentamente sradicati

Per chi volesse manifestare il proprio disdegno è possibile mettersi in contatto con i costruttori (alla voce “Planning”), per provare a dissuaderli; in alternativa vi è l’indirizzo della casa: Over Roads, 2 Grove Road, Beaconsfield.

 

Un luogo da difendere

Perchè è importante preservare una casa? Per coloro che se lo chiedessero può tornare utile lo storico episodio in cui Alessandro Magno, nel 4 secolo a. C., dovendo distruggere, Tebe, città ribelle, decise di risparmiare la casa del poeta Pindaro, perchè segno tangibile di una storia e di una cultura universale. Allo stesso modo si spera che i concittadini inglesi, anche i meno accorti, riconoscano lo straordinario valore dell’ordinario vivere di Gilbert Keith Chesterton.

 

 

Jacopo Senni

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Exit mobile version