La Camera approva il diritto all’oblio oncologico: un passo avanti verso l’equità

Camera approva il diritto all'oblio oncologico tumore al seno

La Camera approva il diritto all’oblio oncologico, concedendo a chi ha superato da tempo un tumore di eliminare limitazioni finanziarie e legali. Una vittoria per l’equità e la dignità delle persone che hanno sconfitto questa sfida.

Il diritto all’oblio oncologico ha ottenuto un importante via libera dalla Camera dei Deputati. L’approvazione è giunta all’unanimità, aprendo la strada a un probabile successo anche al Senato per questa legge che mira a far “dimenticare” la malattia oncologica. Un gesto di non-discriminazione che concede a coloro che hanno superato un tumore da più di dieci anni di liberarsi da vincoli che potrebbero ostacolare le loro scelte finanziarie e di vita.


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La nuova normativa si estende a diverse sfere, consentendo a coloro che hanno vissuto l’esperienza di una malattia oncologica di non essere penalizzati nel richiedere un mutuo, un prestito, un’assicurazione o persino nel percorso delle adozioni. Una misura che rappresenta un riconoscimento dell’importanza di offrire a chi ha superato una sfida così impegnativa la possibilità di una nuova partenza senza l’ombra di ostacoli amministrativi.

Maria Elena Boschi, esponente di Italia Viva e promotrice della proposta, ha sottolineato l’importanza di questa legge, evidenziando come molti ex pazienti oncologici si trovino a fronteggiare ancora discriminazioni quando cercano di realizzare progetti di vita quali l’acquisto di una casa o l’adozione di un bambino. Boschi ha enfatizzato che la legge è il risultato di un impegno concreto, poiché ogni famiglia ha in qualche modo affrontato il percorso difficile di una malattia oncologica.

La risoluzione del Parlamento europeo datata 16 febbraio 2022 ha sottolineato l’importanza di garantire il diritto all’oblio oncologico in tutta l’Unione Europea entro il 2025. Questo permetterebbe agli ex pazienti di beneficiare di tale diritto dieci anni dopo la conclusione del trattamento. Nel corso degli ultimi trent’anni, gli avanzamenti nella diagnosi e nella cura dei tumori hanno portato a un incremento costante nel numero di persone che sopravvivono alle neoplasie. La stima attuale evidenzia che, a cinque anni dalla diagnosi, tre pazienti su cinque sono ancora in vita. Questo dato è ancor più incoraggiante per quanto riguarda i pazienti in età pediatrica.

A livello europeo, circa 20 milioni di persone che hanno ricevuto una diagnosi di tumore sono ancora in vita. Di questi, il 35% rientra nella categoria dei “lungo sopravviventi” (long-term survivors). L’approvazione del diritto all’oblio oncologico rappresenta quindi un passo avanti significativo nel riconoscimento dei diritti e delle esigenze di coloro che hanno superato una malattia oncologica, consentendo loro di affrontare il futuro con maggiore serenità e senza ostacoli ingiusti.

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