Il governo dovrebbe varare un decreto a favore dell’istituto di Banca Popolare di Bari, ma prima, si dovrebbe svolgere un un vertice di maggioranza. Ecco servita la “nuova vittima”.
In questi giorni sta accadendo qualcosa: “la Bestia” ha rallentato molto sul MES. Dal martellamento quotidiano, è rapidamente passata a pochi lamenti. E con la bestia ha rallentato anche “la Bestiolina” dell’altro partito.
Tutto questo non è casuale. C’è infatti un motivo: l’argomento è stato spolpato abbastanza ed ora è rischioso continuare. E questo perché Bankitalia ci ha pubblicamente umiliato mettendo nero su bianco la verità sul MES. Ma anche perché ieri il governo che contestiamo ha ottenuto un successo in Europa, portando l’Ue ad accogliere le richieste italiane. Quindi a continuare si rischia non solo di venire ulteriormente umiliati. Ma anche di dare meriti ad altri.
Meglio fermarsi per il momento. Poi si vedrà, ma intanto cerchiamo nuove prede. E così, dopo qualche giorno di caccia, ecco forse la nuova vittima: la Popolare di Bari. Da un paio di giorni la stanno infatti solo “assaggiando”. Qualche dichiarazione, qualche “morso”. Giusto per sentirne il sapore. Ma stiamone certi: se quel sapore piacerà, “bestia” e “bestiolina” ci si avventeranno contro come lupi famelici.
E così avrà inizio una nuova orgia di retorica e assalti. Fino a che anche la Popolare di Bari verrà spopolata. E allora si passerà oltre. Perché il populismo nostrano funziona così: di preda in preda, consuma tutto. Fino a quando non rimane più niente.
Fino a quando, infine, non rimarrà altro che una cosa: il deserto.