In Ohio gli insegnanti e il personale scolastico potranno portare armi a scuola dopo 24h di addestramento.
Affrontare la violenza armata con altre armi: un cane che si morde la coda
La decisione del governatore dell’Ohio Mike DeWine (repubblicano) è stata estrema. DeWine ha infatti firmato una legge che rende facoltativa l’opzione di armare i dipendenti scolastici.
Per portare un’arma basteranno 24 ore di addestramento con un minimo di 8 ore all’anno di esercitazioni al poligono. Serviranno inoltre 4 ore di formazione teorica su pronto soccorso, tecniche per ridurre l’escalation di violenza armata ed interventi in caso di emergenza.
Le reazioni dei democratici in Ohio
Il provvedimento è facoltativo, ma vista l’importanza della questione è indubbiamente un atto che segna un confine tra il prima e il dopo.
Il governatore sostiene si tratti di uno strumento a disposizione dei distretti che vogliono difendere i bambini, ma i sindaci democratici dell’Ohio sono totalmente in disaccordo. I primi cittadini di Cincinnati, Columbus e Cleveland hanno inviato note di dissenso.
Negli Stati Uniti la discussione sulle armi viene affrontata ormai da molti anni. La norma dovrebbe fissare un aumento dell’età per chi possiede armi semiautomatiche, ma si continua a discutere sulla riforma. Quest’ultima è stata approvata dalla Camera ma dovrà passare al voto del Senato. I senatori votanti a favore dovrebbero essere sessanta ma i repubblicani, contrari a questa proposta, sono molto influenti.
Le armi negli USA
A seguito di una serie di stragi, ad aprile 2021, Joe Biden si è scagliato contro la lobby delle armi negli Stati Uniti:
Basta preghiere, ora è tempo di agire
Le parole di Biden, dettate anche dall’emozione del momento, si scontrano però con il Secondo Emendamento della Costituzione americana:
Essendo necessaria alla sicurezza di uno Stato libero una ben organizzata milizia, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto.
Nel 2008 la Corte suprema ha stabilito che possedere armi per gli americani è un diritto.
Una battaglia culturale difficile, non solo in Ohio
Un report del Congressional Research Service afferma che negli Stati Uniti sarebbero in circolazione 357 milioni di armi. L’Università di Ginevra teorizza che ci sarebbero 120 armi per ogni 100 abitanti, il tasso più alto al mondo.
Con queste premesse è facile capire che la battaglia contro le armi è molto complessa.
Alcuni stati americani hanno una forte ideologia pro-armi e le grandi aziende produttrici fanno di tutto per far si che queste idee non cambino.
Anche durante l’amministrazione Obama non si è riusciti ad intervenire in maniera decisa e le armi sono ancora troppo facilmente reperibili per chiunque.
Cambiare per evitare le troppe tragedie
Pensare di poter sconfiggere le stragi nelle scuole (piaga terribile e inaccettabile) con la distribuzione di nuove armi sarebbe un errore. La cosa migliore sarebbe invece ridurre sensibilmente la circolazione delle armi con una selezione più accurata delle persone che hanno il diritto, ma soprattutto la capacità, di gestire una così grande responsabilità.
Se poi, un domani, le armi dovessero essere affidate solo alle forze dell’ordine o a chi ne ha pieno diritto, potremmo davvero festeggiare.
Alessandro Milia