Il tempo passa, inutile prenderci in giro con le creme che fermano le rughe, le lancette scorrono inesorabilmente, il sole che va e viene, ci ricorda che noi andiamo e non torniamo.
Il tempo passa e io non ho ancora imparato a vivere.
Tu ci sei riuscito?
Spero di sì, spero che tu hai capito che il mistero della vita sta nel coraggio e nella forza di vivere.
Ho il cuore strano oggi, oggi che il tempo mi ricorda che è passato davvero, ho il cuore strano.
Ho il cuore di chi, vede il tempo che passa, ma non si vede avanzare. Ferma, come incastrata tra il “chi è e chi vorrebbe tanto essere”.
È che io ancora non l’ho capito chi voglio essere, o meglio, per la società non so ancora chi posso essere.
Per me stessa lo so; voglio essere il sorriso appena sveglio di chi sa che è un bel giorno solo perché “è un altro giorno”.
Voglio essere il caffè caldo di mattina, perché non mi piace, ma so che rende felice molte persone, e io voglio rendere felice.
Voglio essere il disordine di chi sa che domani c’è e avrà tempo di sistemare.
Voglio essere l’ordine di chi vive con un’etichetta che voleva da sempre cucita nel cuore.
Il tempo passa, e con lui tutti i sogni che hanno l’età.
Vorrei non sprecarmi più; vorrei azzardare un passo falso e scoppiare di felicità quando si rivela esatto, e vorrei anche piangere quando falso lo era davvero.
Il tempo passa e con lui la mia energia aumenta, perché lui passa, ma io divento forte.
Forte del tempo che so di aver perso, dietro paure, dietro responsabilità che avevano il mio stesso cognome, ma non il mio nome.
Forte del tempo che so di aver perso dietro una sensibilità, la mia, mai davvero apprezzata, ma sfruttata.
Forte del tempo perso a non vivere con quel sano egoismo, quello che permette di ritagliarsi i propri spazi.
Il tempo che passa, ci ricorda che noi ci siamo oggi, ma chissà se domani siamo ancora a qui a raccontarci.
Non è pessimismo, né senso macabro della vita, è semplicemente un modo di leggere la realtà, e la realtà è che non siamo immortali.
Proprio per questo dovremo sposare l’idea del cambiamento, sempre, quando è si troppo tardi, ma non troppo, se abbiamo ancora un giorno a disposizione per non annullare il senso della vita, che poi, a pensarci bene, si riduce solo a uno: viverla.
Quando arriva il giorno del compleanno, mi sembra di vivere un capodanno.
Vivo due capodanni all’anno: il 31 dicembre, quando tutti hanno un motivo per festeggiare, e il giorno del mio compleanno, quando chi amo cerca di festeggiarmi, ma io ho paura perché le esperienze sono quell’arma a doppio taglio, per cui, da un lato insegnano, ma dall’altro segnano un dolore.
Il giorno del mio compleanno vivo un capodanno tutto mio.
Il conto alla rovescia mi appartiene, sono la protagonista, in quei secondi, del mio tempo che passa.
Sono i miei secondi che mi dicono che un anno è passato, che io sono cambiata pur rimanendo la stessa.
A capodanno si sa, ci sono i buoni propositi, perché noi lo sappiamo che da un giorno all’altro non cambia nulla, che un anno è la convenzione stabilita, ma abbiamo bisogno di porre un limite. Un limite e un obiettivo, senza pali che ci indicano la via non sapremo vivere.
E ci raccontiamo che cambieremo, che il mondo non sarà mai troppo malvagio di fronte la nostra voglia di vivere.
Ci raccontiamo, in quei secondi che passano e ci ricordano che non siamo eterni, che prenderemo in mano la nostra vita e che, ballandoci insieme, saremo quelli con il coraggio nel cuore e l’essenza negli occhi.
E anche adesso, che i secondi passano e il tempo inesorabilmente scorre nella mia mente e sulla mia pelle, io me la racconto di nuovo, ma stavolta al racconto ci aggiungo una promessa.
Forse ne aggiungo due.
O forse tre.
La prima promessa è quella di non smettere di farmi promesse, ma di regalarmene ogni giorno, non solo oggi, ma anche domani. Magari mi permetto il lusso di un terzo capodanno e rinnovo la promessa di continuare a farmi promesse.
Mi prometto di sbagliare per cercare di rendermi felice, e poi mi prometto di fare la cosa giusta, anche non sapendo quale sia.
Mi prometto di meritarmi la felicità, di cercare la ricchezza del cuore, ma anche quella del portafoglio, giusto il minimo per farmi qualche viaggio e visitare il mondo.
Mi prometto di essere, quello sempre, mi prometto di essere tutti i giorni, e non solo oggi.
Vanessa Romani