L’illusione dei migranti criminali è dilagante tra le notizie pubblicate dai media. Nessuno si occupa di dare dignità alle persone che vengono in Italia per avere una vita vera.
Il rapporto tra migranti e criminalità sembra essere molto alto. Ogni giorno si leggono sui giornali e si sentono dai TG decine di notizie che riguardano atti criminosi perpetrati dai migranti arrivati in Italia. Questa è l’illusione dei migranti criminali che ogni giorno ci propinano. Stupri, furti e aggressioni. Le notizie sono vere, ma non sono le uniche a esistere. Dalla copertina di Panorama di questa mattina si evince quanto l’odio verso le popolazioni migranti sia osannato dai giornali. La copertina porta il titolo di “Un’Italia senza italiani” e specifica come “l’integrazione è ormai impossibile tra degrado e criminalità”. In tutto ciò si legge odio, razzismo neanche tanto velato e disinformazione. Giornali che vengono letti da milioni di italiani portano titoli del genere in un’Italia che viene bombardata da allarmismi ingiustificati.
Sono sbarcate più di 42.000 persone da inizio anno e come è ovvio tra queste c’è chi delinque. Facciamo un rapido calcolo ipotetico. Se la percentuale di delinquenti tra i migranti arrivati finora fosse del solo 1%, sarebbero comunque in 420 rispetto a tutti quelli arrivati. Perché, parlando chiaro, in tutte le popolazioni c’è chi delinque, anche tra noi italiani. Ma tutti i restanti fuori da quell’1% non vengono minimamente calcolati dai media.
La criminalità fa notizia
Perché titoli come quello di Panorama attirano l’attenzione? Perché il crimine fa più notizia. A nessuno interessa leggere che 3 ragazzi immigrati hanno aperto un bar-gelateria, non coglie l’attenzione di tanti lettori. La tragedia invece sì. Di uno stupro perpetrato da uno straniero ne parlano tutti, giornali, telegiornali e suscita chiacchere tra la gente, indignazione, rabbia. È così che si arriva all’odio razziale. La storia ci insegna che è stata colpa proprio della propaganda antisemita perpetrata dai tedeschi sui giornali che ha portato a un clima razziale divagante in Germania. È proprio tramite notizie che spingono all’odio che gli italiani non riescono a integrarsi con i migranti che arrivano ogni giorno. Tutte le notizie che riguardano i migranti trattano solo di crimini o di naufragi, ecco la tragedia. I piccoli eventi, gli eventi che sembrano creare uno spiraglio di inclusività, non vengono raccontati perché deboli dal punto di vista dell’attenzione mediatica e sociale.
L’illusione dei migranti criminali è paradossale
Dati dell’Eurostat dell’anno scorso mostrano come il rapporto tra migranti e criminalità sia pari a 0. Nel 2012 il numero di delinquenti nel nostro Paese era di 501 mila mentre, lo scorso anno erano circa 403 mila. È lampante come l’arrivo di migliaia di migranti in Italia negli ultimi anni non abbia minimamente influito sulla delinquenza, anzi i numeri sono calati. Gli stranieri in Italia sono solo il 10% della popolazione, dato che smentisce di nuovo il titolo della copertina di oggi di Panorama.
I migranti arrivano in Italia per una vita migliore, scappano da guerre, fame e povertà. In Italia la maggior parte lavora e muove l’economia del Paese. Sono loro a fare i lavori più umili e pesanti, quasi come se si dovessero guadagnare in qualche modo il privilegio di essere stati salvati.
Le migrazioni aiutano il mondo
Il mondo che conosciamo oggi è così grazie alle innumerevoli migrazioni che ci sono state nel corso della storia. Anche noi Italiani siamo migrati in America per cercare una vita migliore, molti continuano a farlo. Non esistono popoli puri che non abbiano mai avuto l’influenza di altre culture. Non esisterebbe la lingua, non esisterebbe la storia e la scienza se nessuno si fosse mai spostato dal luogo in cui è nato. Alcuni territori del mondo non sarebbero mai stati scoperti o popolati, non saremmo mai arrivati al mondo multiculturale che oggi vantiamo tanto. Le migrazioni hanno fatto la storia del nostro pianeta.
Razzismo e ghettizzazione
Gli atti criminosi commessi da alcune persone straniere non fanno dei migranti gentaccia che è meglio cacciare. Il quadro che viene dipinto giornalmente non riflette la reale situazione italiana. Ristoranti e bar per esempio sono imprese che vengono sostenute ormai dalla forza lavoro degli stranieri. Sono solo migranti quelli che vanno a lavorare nei campi e negli allevamenti. Nessuno di loro viene qui per “rubarci il lavoro” o per delinquere, ma purtroppo è questo il messaggio che passa. Gli stranieri, invece di essere criminali semplicemente provenienti da altri Paesi, sono ghettizzati con un’etichetta e i titoli dei giornali sono tutti uguali, hanno una sola parola in comune: migrante.
- “Migrante accusato di violenza”
- “Stuprata a 16 anni nel parco da ragazzini migranti”
- “Migrante tenta lo stupro di una donna”
- “Migrante accoltella un poliziotto”
- “Linea dura sui migranti”
- “Migrante accusato di terrorismo”
La parola migrante mette subito in allarme i lettori, perché se fosse uno straniero proveniente dalla Germania a commettere un crimine la notizia non verrebbe vista con l’occhio razziale.
Patriottismo tossico
I giornali fanno leva sull’innato razzismo italiano che c’è in tutti noi, retaggio di una mentalità sociale di chiusura derivante dallo scorso secolo. L’orgoglio italiano e il patriottismo sono tossici e tutto ciò che non è una reale minaccia viene comunque percepita come tale. Su questo sentimento che pervade anche molti giornalisti si basa il successo degli articoli sui migranti. Proprio come un amore tossico si insinua nella psiche e tiene intrappola la vittima, così il patriottismo tossico ci fa maturare sempre più l’odio verso gli stranieri. I giornali fomentano questo sentimento e nella popolazione aumentano sempre più i pensieri razziali contro delle povere persone che chiedono solo di vivere. L’illusione dei migranti criminali permea la nostra quotidianità e, come una vera magia illusoria, non lascia spazio a domande.
Tutto questo può essere letto come un bel discorso fine a se stesso, ma vuole essere un messaggio per tutti i lettori che non usano un occhio critico. Basta guardare i telegiornali per capire che le uniche notizie che hanno successo parlano di violenza. Andare più a fondo nelle notizie, cercare altro che possa equilibrare ciò che è palesemente ingigantito è l’unico modo per aprire gli occhi. Come si può uscire da una relazione tossica iniziando ad aprire gli occhi, così si può uscire da questa illusione propinata dai media.
Helena Rori