La frenetica attività politica di Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi si fonda su un’idea soggiogante che quotidianamente si manifesta attraverso due tra le tematiche più dibattute e controverse in questi tempi bui tra i confini nazionali del nostro Paese: l’immigrazione e il reddito di cittadinanza.
Ma quale sarà il futuro futuro che questa desta consegnerà ai nostri figli e nipoti?
Soggiacente è il concetto di partenza da cui spesso le argomentazioni favorevoli e contrarie distraggono facendoci impelagare in discussioni indegne di una società civile, roba che subdolamente ci riporta ai tempi degli Unni, dei Visigoti, di Attila, Alarico, Odoacre.
Due temi diversissimi ma, l’immigrazione e il reddito di cittadinanza, ne sono la dimostrazione quotidiana.
Ammesso e non concesso che l’immigrazione vada fermata o rallentata, l’azione politica della destra è tutta concentrata non sulla qualità dei migranti, sul loro inserimento proficuo o sulla loro ragionata espulsione. Tutti gli sforzi dei moderni barbari sono concentrati sul contrastare il loro soccorso in mare o sulle rotte balcaniche, l’idea soggiacente è che la miglior forma di deterrenza sia la morte.
Il reddito di cittadinanza, criticabile quanto si vuole, ha fornito a oltre un milione di famiglie italiane l’unico introito possibile in tempi di recessione prima e di pandemia poi, ma la stessa destra di cui sopra lo vuole abolire perché turba la disponibilità di manodopera e i livelli salariali. L’idea soggiacente è che la miglior materia prima per l’imprenditoria sia la fame.
Scava scava, questa è l’Italia futura che la destra di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, quasi indisturbata da progressisti e informazione, immagina e progetta per i nostri figli e nipoti. Un balzo indietro nel tempo di centinaia di anni di cui almeno la metà degli Italiani, storditi da un’alluvione di chiacchiere inutili, non si rende neppure conto.