L’estate in carcere con un sovraffollamento del 112,6%

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Durante i mesi estivi, quando la temperatura aumenta e la vita fuori delle mura delle carceri sembra scorrere in modo più leggero, all’interno delle strutture penitenziarie italiane si delineano sfide complesse e problematiche. I dati recentemente rilasciati dall’associazione Antigone gettano luce sulla situazione, evidenziando il continuo aumento della popolazione detenuta. L’estate in carcere ha visto il numero delle persone detenute raggiungere quota 57.749, un incremento di 6.464 rispetto alla capienza ufficiale di 51.285 posti. La cifra mostra un aumento del 5% rispetto all’anno precedente, confermando una tendenza in crescita che coinvolge sia detenuti italiani che stranieri.

L’associazione Antigone ha recentemente diffuso i dati sulla popolazione carceraria in Italia, rivelando un aumento preoccupante del numero di detenuti nelle carceri italiane. Secondo i dati forniti da Antigone, a fine luglio di quest’anno il numero di persone detenute nelle carceri italiane era di 57.749, un incremento di 6.464 rispetto alla capienza regolamentare di 51.285 posti. Le donne rappresentavano il 4,3% della popolazione carceraria, mentre gli stranieri costituivano il 31,2% del totale. Questo aumento nella popolazione carceraria prosegue una tendenza già riscontrata nel 2022, quando a fine luglio si contavano 54.979 detenuti.

L’incremento della popolazione carceraria ha portato a un tasso di affollamento ufficiale del 112,6%, rispetto al 108% dell’anno precedente. Tuttavia, Antigone fa notare che questo tasso è calcolato includendo anche posti detentivi non effettivamente disponibili a causa di lavori di manutenzione o chiusure di lunga durata. Secondo le stime dell’associazione, il tasso di affollamento reale potrebbe essere intorno al 121%, con circa 10.000 persone detenute in più rispetto alla capienza regolamentare.

Un altro dato allarmante riguarda l’età dei detenuti. Il numero di giovani adulti (under 25) detenuti è salito a 3.274, rappresentando il 5,7% del totale. Inoltre, il numero di detenuti con 60 anni o più è aumentato a 5.834, costituendo il 10,1% della popolazione carceraria. Questo trend di invecchiamento della popolazione detenuta solleva preoccupazioni sulla gestione delle condizioni di salute e benessere dei detenuti anziani.

Antigone sottolinea anche la situazione del sovraffollamento come un ostacolo all’effettivo esercizio del diritto allo studio e del reinserimento sociale. Circa il 51,2% dei detenuti ha un residuo di pena inferiore ai tre anni, e l’associazione suggerisce che favorire l’accesso a misure di comunità o strategie efficaci di reinserimento potrebbe alleviare il sovraffollamento carcerario.

Le carenze strutturali, l’offerta limitata di attività e il caldo estivo complicano ulteriormente la situazione nelle carceri italiane. Inoltre, Antigone sottolinea la preoccupante frequenza dei suicidi in carcere e la necessità di adottare misure adeguate per prevenire tali tragici eventi.


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I dati forniti dall’associazione che da tempo si occupa dei diritti dei detenuti, dipingono un quadro allarmante della situazione carceraria in Italia. L’aumento della popolazione detenuta, il sovraffollamento, l’invecchiamento della popolazione carceraria e le condizioni di vita precarie nelle carceri rappresentano sfide significative che richiedono azioni immediate per garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei detenuti e promuovere il loro reinserimento sociale.

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