L’Austria imita la Gran Bretagna elaborando un programma per trasferire richiedenti asilo in un Paese terzo. Seguendo l’esempio della Gran Bretagna, dove, il piano di pagare al Ruanda 140 milioni di sterline all’anno è sospeso in attesa del parere della Corte suprema. Vienna chiede che un programma simile sia adottato anche per l’Europa
L’Austria imita la Gran Bretagna: trasferimento forzato
Il ministro degli Interni austriaco Gerhard Karner ha firmato, recentemente, con la ministra degli Interni britannica Suella Braverman, un accordo sulle migrazioni e la sicurezza che faccia in modo che su questo fronte ci sia maggiore collaborazione. L’Austria imita la Gran Bretagna e sta spingendo per esternalizzare le richieste di asilo a Paese Terzi.
“La Gran Bretagna ha molta esperienza sul fronte di una futura gestione delle richieste di asilo fuori dall’Europa. È stato un tema importante del mio incontro con la ministra degli Interni a Vienna. Perché l’Austria può trarre beneficio da questa esperienza” , ha affermato Karner, intento a portare a termine questo obbiettivo.
Accordo tra Gran Bretagna e Ruanda
L’accordo tra la Gran Bretagna e il Ruanda è interessante per l’Austria poiché, potrebbe servire da modello, pessimo sotto il profilo che interessa la solidarietà, per l’Unione Europea.
Secondo questo accordo, tutti quelli che la Gran Bretagna identifica come migranti irregolari o richiedenti asilo non aventi diritti, possono essere deportati in Ruanda per essere processati. Se la loro domanda viene accolta, allora, viene concesso loro l’asilo in quel Paese e di conseguenza non possono fare ritorno nella Gran Bretagna. Per il Ruanda, questa, è un’occasione da non perdere, dato che viene stabilito un pagamento anticipato di 157 milioni di dollari. In più ci sono le spese per ogni singolo trasferimento: 130mila dollari alla volta destinati al paese africano che possano essere utili per sostenere le spese di integrazione di coloro che arrivano. Ovviamente tutto questo avverrebbe a discapito delle condizioni di vita e opportunità dei migranti coinvolti.
Il piano, però, a causa dei numerosi ostacoli legali, non si è ancora concretizzato. La stessa Corte Suprema della Gran Bretagna ne sta attualmente analizzando la legalità, a seguito dell’illegitimità dichiarata dalla Corte d’Appello.
L’Austria imita la Gran Bretagna con delle differenze
L’idea di deportare i richiedenti asilo in paesi terzi desta una forte preoccupazione. Alla base di tutto vi è la tutela dei diritti delle persone migranti e, nel caso della Ruanda, significherebbe attuare un trasferimento in un paese con un forte regime repressivo che potrebbe attuare dei trattamenti inumani per i migranti.
Infatti, a differenza di quello che si propone di fare la Gran Bretagna, l’ Austria vorrebbe impegnarsi ad accogliere i migranti deportati in un paese terzo nel caso in cui, la loro richiesta di asilo fosse nel frattempo accettata. Coloro a cui la richiesta invece, venisse respinta, sarebbero costretti a tornare nel loro Paese di origine. Il paese terzo quindi, in questo caso, rappresenterebbe un filo sospeso in cui tenere i migranti in attesa di sapere quale sia la loro sorte.
Il futuro di questo piano è incerto, con la decisione della Corte suprema in sospeso. L’Europa cercherà di seguire da vicino l’evolversi di questo programma, poiché potrebbe avere un impatto significativo sulle politiche di asilo e immigrazione nel continente.
Ambra Vanella