La chiamano Krokodil, la droga che ti mangia o la droga degli zombie, è una sostanza stupefacente con effetti catastrofici su chi la assume. Viene sintetizzata a partire dalla codeina, analgesico molto diffuso, poi mescolata a olio, benzina e detersivi. Per assumerla bisogna prima farla sciogliere e poi iniettarla in vena: è in grado di ‘mangiare’ gli organi e di desquamare la pelle, provocando addirittura la cancrena.
È stata prodotta per la prima volta in Russia alcuni anni fa e lì ha creato un vero e proprio allarme verso chi la consuma (soprattutto giovani). Qui in Italia non sembra essere molto diffusa, ma le cose potrebbero cambiare nei prossimi mesi.
La droga che ti divora è a Palermo
La Krokodil è arrivata in Sicilia, per la precisione a Palermo, nel quartiere periferico dello Sperone. Questa novità non è risultata gradita a chi gestisce lo spaccio di droga. Anzi, sembrerebbe aver creato divisioni e contrasti tra gli spacciatori. Il motivo non è di certo la preoccupazione verso i terribili effetti che essa ha su chi la consuma, la ragione del dissenso sta nel fatto che l’arrivo della Krokodil non è avvenuto con il benestare dei boss che presidiano la zona, ovvero Villagrazia. Non è solo un problema di zone, ma anche economico. Chi spaccia lo fa con sostanze approvate, nelle zone di propria competenza, con il consenso di chi controlla quelle zone. Ai capi bisogna ovviamente riservare una percentuale di quanto guadagnato. Ma se qualcuno inzia a vendere roba mai vista prima d’ora, senza alcun controllo, le cose iniziano a mettersi male. Anche perché nel frattempo Cosa Nostra è impegnata in una grossa trattativa che riguarda la vendita di crack, sinora esclusiva della mafia nigeriana in un’altra zona di Palermo, ossia il quartiere popolare Ballarò. Ma, due settimane fa, la polizia ha scoperto un esponente della famiglia Freschi, vicina ai clan di Villagrazia, con una partita di crack. Dunque, a Palermo, il mercato della droga è in fermento.
Spaccio a cielo aperto
Lo spaccio avviene in pieno giorno, gli incroci delle strade vengono sorvegliati da apposite vedette che fanno avanti e indietro lungo le stesse strade a bordo di una Honda SH. C’è chi va a fare la spesa e incontra per le vie gli spacciatori, tutto avviene sotto gli occhi di tutti e nessuno fa domande. Tra i passanti dello Sperone c’è anche un certo Antonino Lauricella, detto “u scintilluni”, finito agli arresti nel 2011 per estorsioni e droga, è stato scarcerato alcuni mesi fa. Si dice che sia impegnato a far contrattare persone della Kalsa con quelle dello Sperone e questo crea preoccupazione tra chi gestisce lo spaccio nella Palermo est. Difatti, a Villagrazia, c’è un altro scarcerato con un bel curriculum alle spalle, si tratta di Sandro Capizzi (figlio di Benedetto, che faceva parte della Cupola di Totò Riina).
Non è il crack a creare scalpore, bensì la krokodil che sarebbe giunta a Palermo tramite qualcuno dell’Est. Ma chi ha osato sfidare il blocco sancito dalle famiglie mafiose dello Sperone? Al momento non si sa nulla, ma la Narcotici sta cercando di scoprire più in fretta possibile il nome di quest’emissario della droga, prima che questa nuova piaga si diffonda in città.Purtroppo le informazioni scarseggiano e intanto qualcuno continua a vendere la Krokodil.
L’allarme Krokodil in Italia era scattato lo scorso ottobre, quando, a seguito di un servizio trasmesso da Le Iene, si era scoperto che questa pericolosa droga era sbarcata a Milano. Prima il Nord ed ora anche il Sud Italia rischia di essere invaso dagli ‘zombie’.
Carmen Morello