“Una tragedia nazionale“, così la presidente dell’ospedale veterinario di Port Macquarie definisce la probabile morte di centinaia di koala ospiti di un santuario dedicato alla conservazione della specie.
Durante i mesi estivi, gli incendi boschivi devastano il Sud dell’Australia provocando gravi danni sia alla case e alle persone che alla flora e alla fauna locale. Tuttavia, in questi giorni il fenomeno si è intensificato tanto da spingere le autorità a dichiarare lo stato di emergenza. Infatti, 71 incendi hanno provocato la riduzione in cenere di 200 mila ettari di vegetazione. All’interno dell’area colpita dal disastro, anche un santuario dedicato alla conservazione dei koala situato 250 miglia a nord di Sidney.
Secondo i soccorritori, centinaia di esemplari portebbero essere morti a causa di questi incendi. I volontari non ne hanno la certezza perché a causa delle fiamme che ancora divampano non possono fare un sopralluogo per verificare la situazione e soccorrere eventuali sopravvissuti. Tra gli esemplari presenti nell’allevamento c’era una grande varietà genetica, per questo motivo se la perdita fosse confermata significherebbe un danno enorme a una specie già vulnerabile che le associazioni di categoria stanno cercando in tutti i modi di salvare
In situazioni di pericolo i koala si arrampicano sugli alberi o si ripiegano su se stessi formando una palla di pelliccia e in questo modo si proteggono, ma se il fuoco continua ad ardere la speranza di trovare dei superstiti è poca. Sue Ashtone, presidente dell’ospedale veterinario di Port Macquarie, ha dichiarato ai media che:
“Se il fuoco passa rapidamente e brucia solo la loro pelliccia, staranno bene e la pelliccia ricrescerà. Ma se il fuoco continua a bruciare moriranno, ed è una tragedia nazionale perché questa popolazione di koala è veramente unica”.
Una specie da proteggere
I koala australiani potrebbero estinguersi entro il 2050. Secondo il report dello scorso anno del WWF e del Consiglio per la Conservazione della Natura, in tutta l’Australia sono rimasti in libertà circa 43. 000 koala. All’indomani di questi incendi, il numero di esemplari potrebbe essere ulteriormente diminuito.
La perdita dell’habitat causata dai cambiamenti climatici e dalla deforestazione (per fare spazio all’agricoltura) rappresenta la minaccia maggiore alla loro sopravvivenza.
Inoltre, questi animali appartenenti all’infraclasse dei marsupiali devono affrontare un altro problema: la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili. Infatti, in natura i cuccioli di koala selvatico si cibano delle feci della madre per acquisire importanti sostanze nutritive. Facendo questo però, possono facilmente contrarre la clamidia, Un’infezione che danneggia notevolmente la loro salute.
In più, i koala sono considerati ‘funzionalmente estinti’, ciò significa che non si riproducono abbastanza e quindi la sopravvivenza della specie è compromessa. Questo accade anche a causa della loro consanguineità. Infatti, i koala possiedono una scarsa variabilità genetica.
Per questo motivo il Ministero dell’Ambiente australiano ha inserito i koala nella lista degli animali ‘vulnerabili’ da proteggere.
Cosa possiamo fare per contribuire alla causa
Se siete preoccupati per il destino dei koala potete firmare questa petizione e fare una donazione alla associazioni australiane che si impegnano a garantire la loro conservazione:
- Bungalows Koala si occupa di piantare alberi per salvaguardare l’habitat dei koala;
- Friends of Koala fornisce ai marsupiali cibo e medicine per curare la clamidia;
- Save the Koala realizza campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte all’opinione pubblica locale e internazionale ma anche ai governi, gestisce un sistema di adozioni a distanza, mappa e censisce i koala ed è impegnata attivamente nella conservazione della specie.
Betty Mammucari