www.giovanioltrelasm.it-
Chi non è stressato al giorno d’oggi?
Con l’economia che non riparte più, il lavoro sempre più scarseggiante, gli avvenimenti di cronaca, come attacchi terroristici, migrazioni di masse straniere e ovviamente, i rispettivi problemi tra le mura domestiche, è normale.
Il mondo è divenuto un ingranaggio che non solo pretende di essere attivo ventiquattro ore su ventiquattro, ma che non ammette intoppi.
E’ inutile dire che ridiamo in faccia a chi ci consiglia di darci una regolata.
Stressati? No, noi non lo siamo per niente.
Tendiamo a definire “persone stressate” quelle che si rivolgono a specialisti, come psicologi o psicoterapeuti.
Ignoriamo che lo stress riesca a nascondersi incredibilmente bene.
E’ come un virus
Secondo l’affermazione del 1948 dell’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, viene definita salute “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o d’infermità”.
Ciò significa che lo stress è una malattia come tutte le altre.
Per fornire alla nostra mente un significato sostanziale a questo termine, dobbiamo risalire al noto medico austriaco Hans Selye.
Famoso per le sue ricerche proprio in questo ambito, egli sottopose alcuni animali del suo laboratorio a stimoli snervanti di origine ambientale, sociale, fisico e mentale, definendo in questo modo “Sindrome generale di adattamento”, la risposta degli organismi agli stimoli in atto.
Lo stress si può quindi definire uno scompenso psicofisico, dovuto ad uno o più fattori oppressivi dell’ambiente che ci circonda.
Secondo molte ricerche, le cause più comuni sono:
- NON AVERE ABBASTANZA TEMPO: cerchiamo invano di dividerci in più posti.
- PRENDERSI TROPPO LAVORO: andiamo in giro senza maschera e mantello, ma ci crediamo capaci di fare tutto.
- CONDURRE UNA VITA MAL SANA: con un ritmo così frenetico ci imbarchiamo in una dieta completamente sbagliata, ma veloce .
- AVERE CONFLITTI AL LAVORO E A CASA
- NON ESSERE IN GRADO DI ACCETTARE LE COSE COME STANNO: lo facciamo continuamente, altrimenti perché avrebbero prodotto film come Ritorno al Futuro, creando scenari fantascientifici in cui l’uomo può avere la meglio sull’impossibile?
- NON ESSERE CAPACE DI RILASSARSI: non siamo in grado di mettere a tacere quella vocina nella nostra mente che non fa altro che elencarci le cose da fare
- AVERE A CHE FARE CON PROBLEMI FAMILIARI: i problemi in famiglia, non rimangono in famiglia, vanno ad incidere in ambito professionale.
- ESSERE SEMPRE NEGATIVI: dobbiamo ammettere che tendiamo ad essere troppo negativi
- PARTICOLARI SITUAZIONI DI STRESS QUOTIDIANO: tutto fa buon brodo per renderci stressati
- GRANDI CAMBIAMENTI: situazioni che cambieranno la nostra esistenza in modo radicale.
Così facendo, lo stress colpisce la nostra sfera emotiva, rendendoci rabbiosi, depressi, irascibili, sensibili, insicuri e pieni di paure.
Attacca il nostro fisico provocandoci insonnia, mal di testa, tachicardia, problemi di indigestione, mal di schiena e collo, tensione delle spalle, capogiri.
Al livello comportamentale, invece, tendiamo ad agire sgarbatamente con gli altri, inizia a mancarci la creatività, l’appetito non si fa sentire e anche sessualmente non siamo attivi.
Ma niente panico.
Ci sono dei rimedi per ripristinare il nostro benessere interiore:
- SORRIDERE ALLA VITA: il saggio affronta i problemi con speranza.
- RICOMINCIARE AD AMARSI DI PIU’: può sembrare una cosa insensata, ma trascurarci ci fa dimenticare i nostri desideri, i nostri progetti e addirittura chi siamo veramente.
Gettatevi in qualcosa di nuovo, di entusiasmante, che vi faccia sentire vivi .
- PASSARE DEL TEMPO IN ALLEGRA COMPAGNIA: state con la vostra famiglia o con i vostri amici più cari in completo relax.
- OCCUPARSI DEL PROPRIO BENESSERE: cominciate con una dieta sana e variegata, aggiungetevi molta acqua e dell’attività fisica.
- ESSERE OFLINE QUALCHE VOLTA: staccate un po’ la spina da cellulare e computer
- NON RITORNARE SULLE VECCHIE ABITUDINI: seguendo queste dritte ogni giorno, riuscirete a diminuire sempre di più lo stress dentro di noi e a tirarlo fuori solo se necessario.