Biden si ritira, Harris si fa avanti. Martedì sera, la vicepresidente Kamala Harris ha tenuto il suo primo comizio da quando il presidente Joe Biden ha annunciato la sua decisione di non cercare la rielezione e di sostenere invece la sua candidatura. Il comizio si è svolto a Milwaukee, Wisconsin, una posizione strategica data la sua importanza come stato in bilico, dove il supporto tra Repubblicani e Democratici, nella corsa per le elezioni USA 2024, è quasi pari. Dopo il ritiro di Biden, la Vicepresidente – designata così dallo stesso Presidente – ha già avuto l’occasione di constatare un ampio sostegno, sia dal popolo americano, sia dai più importanti rappresentanti del Partito Democratico.
Milwaukee: una scelta strategica per le elezioni USA 2024
La scelta di Milwaukee è stata deliberata, considerando il recente ruolo della città come sede della Convenzione Nazionale Repubblicana. Harris ha sottolineato la sua esperienza da procuratrice generale della California e ha preso di mira il candidato presidenziale repubblicano Donald Trump, evidenziando il suo record criminale – il primo ex presidente ad essere condannato in un processo penale.
Kamala Harris, in questa corsa per il posto da presidente, non si è presentata solo come ex Procuratrice della California, ma anche con un importante e affermato curriculum da magistrata, che ha aiutato la sua carriera politica. I toni nei confronti di Trump sono quelli di accusa: “Ascoltatemi quando dico che so che tipo di persona è Donald Trump,” ha dichiarato, suscitando applausi dal pubblico, mentre descriveva i reati commessi dall’ex Presidente.
Oltre a puntare il dito contro un nemico ben definito, Kamala Harris è riuscita anche a conquistare la fiducia del suo partito nella corsa per le elezioni USA 2024: la sua immagine, tra gli uomini e le donne di partito, spicca in qualità di salvatrice dei Democratici, riscuotendo così un successo inaspettato tra i governatori di molti stati americani.
Dinamiche dei delegati e nomina anticipata
Tecnicamente, Kamala Harris non è ancora la candidata ufficiale dei Democratici alle elezioni USA 2024. La nomina formale avverrà durante la Convenzione Nazionale Democratica a Chicago dal 19 al 22 agosto. Ma, con la maggioranza dei delegati – gli stessi che si sarebbero potuti dichiarare contrari alla sua figura – già a suo favore, questo voto sarà in gran parte cerimoniale. Date le circostanze inusuali, c’è la possibilità che Harris venga ufficialmente nominata entro il 7 agosto tramite una chiamata virtuale. Il Partito Democratico sta infatti considerando una nomina ufficiale anticipata per Harris, al fine di unire tutte le forze e i sostegni il prima possibile contro l’avversario repubblicano.
Dopo il ritiro di Biden, Kamala Harris ha rapidamente guadagnato slancio nelle elezioni USA 2024, sia in termini di entusiasmo degli elettori che di supporto finanziario. Entro 24 ore dall’annuncio della sua candidatura, ha raccolto 81 milioni di dollari. Un sondaggio Reuters/Ipsos pubblicato martedì ha indicato che Harris è leggermente in vantaggio su Trump a livello nazionale (44% contro 42%), segnalando la sua capacità di mobilitare gli elettori che erano precedentemente disillusi o indecisi.
Unità del partito e sostegno strategico: la crescita della popolarità
Harris ha ottenuto un significativo supporto da importanti democratici, tra cui il leader del Senato Chuck Schumer e il leader della Camera Hakeem Jeffries. Jeffries ha evidenziato l’afflusso di volontari negli stati chiave, come Pennsylvania e Nevada, indicando un forte supporto di base. Un funzionario della campagna ha notato che in Georgia, i volontari hanno già iniziato a fare campagna porta a porta per coinvolgere gli elettori. Un importante sostegno è arrivato anche da parte dell’ex portavoce della Camera Nancy Pelosi, una delle donne politiche più influenti nel partito democratico.
Kevin Munoz, portavoce della campagna di Harris, ha espresso ottimismo riguardo alla crescente coalizione di sostenitori, sottolineando l’importanza di coinvolgere gli elettori negli stati in bilico. Questo livello di energia di base è visto come cruciale per una vittoria democratica a novembre.
L’attuale ascesa di Harris alle elezioni USA 2024 contrasta nettamente con la sua precedente candidatura presidenziale nel 2020, quando non riuscì a superare le primarie dell’Iowa. Ora, sostenuta dall’endorsement di Biden, sta vivendo una rinascita politica. Una telefonata di Biden al suo arrivo a Wilmington, Delaware, ha ulteriormente consolidato il suo sostegno.
Sondaggi e sfide della campagna
I sondaggi mostrano Harris leggermente avanti rispetto a Trump a livello nazionale, ma la campagna è consapevole che tali vantaggi possono fluttuare. La decisione di Harris di non presiedere al discorso del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, preferendo un evento elettorale a Indianapolis, dimostra il suo approccio strategico nel bilanciare le priorità internazionali e domestiche.
Kamala Harris è riconosciuta come parte integrante del Partito Democratico, sopratutto per ciò che riguarda i diritti civili e umani come quelli in sostegno alla comunità LGBTQ+, il diritto all’aborto o quello alla privacy. Nonostante ciò, vale la pena ricordare le politiche più strette – rispetto agli standard democratici – messe in atto dalla stessa candidata alla presidenza, come quelle sulla migrazione o sulla sicurezza.
Le teorie del complotto da parte dei repubblicani mentre Harris guadagna terreno
Dopo il comizio di ieri, Donald Trump e i suoi alleati hanno lanciato vari attacchi a Kamala Harris, compresi infondati teorie del complotto sulla vita personale della candidata stessa. Le dispute legali sui fondi della campagna e le richieste di impeachment da parte di figure come Andy Ogles evidenziano il paesaggio politico contenzioso.
Mentre Harris emerge sempre più come figura influente nelle elezioni USA 2024, Trump affronta critiche sulla sua età e capacità cognitive. A questo, si aggiungono anche le accuse di Harris riguardo alle passate – e presenti – vicende giudiziarie, che non aiutano la sua figura.
Kamala Harris potrebbe essere un vero e proprio ago della bilancia in queste elezioni: una donna che si propone come la rinascita del Partito Democratico ma che, allo stesso tempo, con le sue politiche potrebbe instaurare dialoghi amichevoli con i membri del partito avversario.