Siamo fin troppo abituati a sentire di carriere spezzate prematuramente. Basti pensare a Marco Van Basten, uno dei giocatori più forti della sua generazione fermato, a soli 30 anni, da una serie di infortuni alla caviglia. Quella che a molti potrebbe sembrare la fine di un sogno, per altri addirittura rappresenta un incredibile trampolino di lancio. E’ questo il caso di Julian Nagelsmann, ritiratosi a soli 21 anni dopo alcuni gravi problemi al ginocchio. Il giovanissimo allenatore tedesco, infatti, iniziò a frequentare l’Università per non rimanere fermo. Dopo due anni di Economia, cambiò corso iscrivendosi a Scienze Motorie per seguire la propria passione. Al termine degli studi, l’avventura in panchina di Julian potè finalmente iniziare.
I primi passi con l’Hoffenheim
La carriera di Nagelsmann iniziò all’Hoffenheim come vice-allenatore della prima squadra nella stagione 2012-2013. Annata sfortunata per i tedeschi che terminarono il campionato al 16° posto dopo aver cambiato ben 4 allenatori. Dal 2013 al 2016, Julian prese le redini dell’Under19, vincendo il campionato al primo tentativo. La vittoria per 5 – 0 contro l’Hannover 96 all’ultima giornata suggellò il trionfo. Tra i prospetti più interessanti che Julian Nagelsmann fece brillare fu Barış Fahri Atik, centrocampista offensivo di origini turche che mise a segno ben 11 reti stagionali.
La svolta arrivò l’11 febbraio 2016, quando Julian subentrò ad Huub Stevens in prima squadra. L’allenatore olandese, infatti, fu costretto a lasciare il posto in panchina a causa di problemi di salute. Il battesimo in Bundesliga avvenne dopo appena due giorni contro il Werder Brema. Il cammino del più giovane allenatore della storia del massimo campionato tedesco iniziò con un incoraggiante 1 – 1 in trasferta che interruppe la serie negativa dell’Hoffenheim. La prima vittoria, però, non si fece attendere troppo. Ad una settimana esatta dal debutto, infatti, Julian Nagelsmann conquistò tre punti fondamentali nella partita contro il Mainz 05. Nelle restanti 13 partite stagionali, il giovane allenatore salvò la squadra dalla retrocessione compiendo un vero e proprio miracolo.
La stagione successiva fu ancora più sorprendente, con la conquista del quarto posto in classifica e l’accesso ai preliminari di Champions League. La crescita esponenziale del gruppo di Nagelsmann si confermò anche nell’annata 2017-2018, con un incredibile terzo posto in Bundesliga e la prima storica qualificazione diretta alla massima competizione europea per club, festeggiata dai tifosi al termine dell’ultima partita stagionale, vinta per 3 – 1 contro il Borussia Dortmund.
Julian Nagelsmann all’RB Lipsia
Dopo 3 stagioni e mezzo con l’Hoffenheim, Julian Nagelsmann venne ingaggiato dall’RB Lipsia nel giugno 2019. Lo stesso Ralf Rangnick, uno degli allenatori tedeschi più importanti di sempre, lo scelse come proprio successore in panchina. E’ importante specificare che, già ai tempi dell’Under19 dell’Hoffenheim, squadre come il Bayern Monaco avevano messo gli occhi sul giovane e talentuoso Julian. Ebbene, la scelta di Rangnick si dimostrò incredibilmente visionaria, con la conquista del terzo posto in classifica e lo storico raggiungimento delle semifinali in Champions League. Ma qual è l’ingrediente segreto del gioco di Nagelsmann?
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L’analisi tattica dello stile di Julian ha evidenziato una sorprendente attitudine al continuo cambio di modulo. Una caratteristica che potrebbe avvicinarlo a Guardiola, se la finalità di questo sistema non fosse differente. La squadra del tedesco, infatti, piuttosto che imporre il proprio gioco, prova ad adattarsi a quello dell’avversario per gestire al meglio la fase difensiva e colpire in contropiede. Questa capacità di leggere ogni partita e di modificare l’approccio a seconda della situazione ha reso l’RB Lipsia una delle squadre più fluide, interessanti e difensivamente solide della Champions League. Una delle partite simbolo fu quella contro l’Atletico Madrid ai quarti di finale, quando la banda di Nagelsmann riuscì a neutralizzare il gioco asfissiante del Cholo Simeone con un calcio semplice ed efficace.
Il cammino europeo in pillole
L’avventura dell’RB Lipsia in Champions League iniziò nel migliore dei modi, con una vittoria per 2 – 1 sul Benfica nella prima partita della fase a gironi. Nonostante la successiva sconfitta contro l’Olympique Lione, i ragazzi di Nagelsmann riuscirono a rialzare subito la testa nell’ultimo match di andata contro lo Zenit San Pietroburgo. Dopo aver ottenuto 5 dei 9 punti disponibili nel girone di ritorno, il Lipsia concluse il gruppo G in prima posizione, qualificandosi per la fase a eliminazione diretta.
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Ad attendere la squadra di Nagelsmann agli ottavi c’era il Tottenham dello Special One. Per uno strano scherzo del destino, il portoghese si trovava dinnanzi ad un giovanissimo allenatore che molti soprannominavano “Mini Mourinho“. I tedeschi, dopo un importantissimo 1 – 0 in trasferta, affondarono definitivamente gli Spurs nella gara di ritorno. Una doppietta di Marcel Sabitzer ed il gol vittoria di Emil Forsberg sancirono il trionfo del Lipsia alla Red Bull Arena.
Superato il turno, fu il turno dell’Atletico Madrid. Gli spagnoli, sicuri di passare facilmente il turno alle Final Eight di Lisbona, furono clamorosamente eliminati dal tiro di Tyler Adams che, a pochi minuti dalla fine, portò i tedeschi in vantaggio per 2 – 1. Il cammino in Champions, purtroppo, s’interruppe in semifinale contro il PSG. I futuri vicecampioni d’Europa s’imposero per 3 a 0 sul Lipsia che, nonostante la sconfitta, uscì a testa altissima dopo aver sfiorato una storica finale.
La stagione in corso
La stagione 2020/2021 del Lipsia si sta dimostrando all’altezza di quella precedente. I ragazzi di Julian Nagelsmann sono al secondo posto in Bundesliga con 10 vittorie, 5 pareggi e appena 3 sconfitte. Per puro caso, la prima vittoria della stagione è stata proprio contro il Mainz 05, proprio come nel febbraio 2016 con l’Hoffenheim. Nell’anno in cui il Bayern Monaco sembra maggiormente in difficoltà, il Lipsia sogna il primo storico trionfo in Germania.
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In Champions League, dopo una vittoria incoraggiante per 2 – 0 contro l’İstanbul Başakşehir, il Lipsia aveva subito uno schiacciante 5 – 0 dal Manchester United. Come l’anno precedente, i tedeschi hanno rialzato la testa proprio contro il PSG, prendendosi una rivincita dopo la semifinale persa. La determinazione trasmessa da Julian Nagelsmann ha spinto la squadra a non mollare, conquistando la qualificazione agli ottavi all’ultima giornata della fase a gironi, vincendo 3 – 2 proprio contro lo United.
In attesa di scoprire quali sorprese riserveranno la Bundesliga e la Champions League, non resta che riconoscere a questo giovanissimo allenatore il merito di aver rivoluzionato il calcio tedesco, rendendo l’RB Lipsia una delle realtà più interessanti del panorama calcistico europeo. Magari, tra qualche mese, potremo vivere e raccontare un’altra storica impresa compiuta dall’enfant prodige bavarese.
Alessandro Gargiulo