Jovanotti in tour riparte dal sogno infranto di Castel Volturno

Domani Lorenzo Jovanotti con il suo Jova Beach Party arriva a Castel Volturno, un sogno utopistico nella suggestione di un posto e della sua lunga storia tra chiari e scuri.

Jovanotti nella preparazione dell’enormità di questo progetto “festaiolo” ci lasciava una premessa:

Secondo me la luna è la spiaggia dell’universo e in spiaggia si possono fare tante cose: l’avventura, la vacanza, l’incontro, la festa, farsi seppellire fino al collo, fare l’amore, trovare o cercare perlomeno un tesoro, scrivere delle cose che si cancellano e si possono leggere da molto lontanoSi può giocare con gli aquiloni, prendere il sole e si può soprattutto ballare”.

Queste le dichiarazioni del rapper alla vigilia della partenza del progetto.

Progetto, che dopo aver già toccato e carezzato le spiagge di Lignano Sabbiadoro e Rimini, arriva a Castel Volturno con  una valenza, forse, molto più profonda. Una valenza che tende alla riqualificazione delle spiagge italiane e di una risorsa enorme per un paese ricco dei migliaia di chilometri delle sue coste.




Ad oltre un anno dell’uscita del suo ultimo album “Oh vita!”, un successo annunciato e condito da oltre cinquanta concerti indoor in giro per l’Italia e oltre mezzo milione di copie vendute e la volta delle spiagge, come detto, un idea che rompe i canoni di semplice “party vacanziero” ma che ha solide fondamenta di intenti ambientalisti.

“Si tratta di un format completatemene nuovo

– ha dichiarato Anastasia Petrella, Assessore all’Ambiente del comune di Castel Volturno

“che avrà, in primis, un forte segnale ambientalista: come lo stesso Jovanotti ha dichiarato la spiaggia sarà più pulita di come l’avranno trovata. E questo per noi è un messaggio di straordinaria portata: il tesoro è sotto i piedi”.

“L’attrattività del nostro territorio è nota

– ha dichiarato invece il Sindaco della città, Dimitri Russo –

 con Jovanotti abbiamo fatto un salto, che riconosce il buon lavoro fatto da questa Amministrazione, e la percezione che la Città ha oggi negli occhi di grandi artisti del nostro tempo”.

Ancor maggior valenza l’avrà l’appuntamento di domani che vedrà allestito il lido Flava Beach, che lascia da parte i consueti appuntamenti con la musica latina e il reggaeton tanto in voga, artisti come Ozuna e Daddy Yankee hanno infiammato gli spettatori della spiaggia di recente.

Rilevanza che si interseca nella storia del territorio e del suo tessuto sociale, Castel Volturno infatti è la storia di un lembo di terra senza tempo, la storia di una vecchia landa desolata che negli anni ’60 osa sognare la California nella sua cementificazione di palazzoni turistici nel progetto di Vincenzo Coppola e di una nuova riviera romagnola.

Rimane però nell’utopia imprenditoriale  il sogno di cemento, lasciando deturpato un luogo in cui vivono centinai di migranti che stagnano nell’amarezza di un’ambizione mai sbocciata e di una terra lasciata all’abusivismo di palazzinari e dall’abbandono dei soldati residenti per la vicina base Nato fino al terremoto che crepa nelle radici della speranza.

Parliamo dei territori che vanno dal Villaggio CoppolaPinetamare, spiaggioni enormi, alle spalle una delle pinete più estese d’Italia, non bastò, vittime dell’approssimazione e di errori, un baratro che ha visto la distruzione di alcuni ecomostri e delle famose torri.

Una zona che ha però visto un deciso rilancio anche grazie all’attività sportiva e imprenditoriale di Aurelio De Laurentiis presidente dalla squadra del Napoli che decide di bonificare economicamente il territorio con la costruzione del centro tecnico e sportivo, scommettendo sul territorio che diventa anche location cinematografica immaginifica. Vengono girati “Gomorra”, il premiato a Cannes “Dogman” di Matteo Garrone o il videoclip musicale di Liberato “Gaiola Portafortuna”.

Con la speranza dell’impegno di realtà come Flava Beach e Veragency che tra le altre hanno contributo a portare Jovanotti, di cui troverete tutte le info nella pagina evento, questa landa bellissima che ha bisogno di sogni e di ripartire. Appuntamento a domani.

                                                                                                                                                                                                                                         Claudio Palumbo

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