Nel verdetto finale emesso dal tribunale di New York, emerge inequivocabilmente la sentenza che vede Jonathan Majors colpevole di violenza domestica. La decisione giuridica ha portato a un’immediata serie di conseguenze nella vita e nella carriera dell’attore, gettando un’ombra oscura sulla sua partecipazione futura nel Marvel Cinematic Universe.
Dopo una lunga e complessa fase di dibattimento legale che ha coinvolto la corte di New York, è stato emesso il verdetto relativo al caso che vede coinvolto l’attore Jonathan Majors. La sentenza ha riconosciuto Majors colpevole di violenza domestica, nonostante il rigetto da parte della giuria popolare di alcune specifiche accuse, tra cui l’aggressione di terzo grado e la violenza aggravata di secondo grado.
Le accuse hanno avuto origine dalla denuncia della sua ex fidanzata, Grace Jabbari, il che ha portato all’arresto dell’attore nel corso del mese di marzo. La formalizzazione di tali accuse ha innescato un lungo iter giudiziario, che attualmente si trova in attesa della sentenza definitiva, programmata per il prossimo 6 febbraio. In quest’ottica, il quadro futuro si tinge di incertezza, con l’attesa di una possibile condanna che potrebbe comportare una reclusione fino a un anno.
Le conseguenze della sentenza che vede Jonathan Majors colpevole di violenza domestica
La sentenza che ha riconosciuto Majors colpevole di violenza domestica ha provocato un’immediata e drammatica svolta nella carriera dell’attore, scatenando una serie di conseguenze senza precedenti. Disney, come risposta immediata, ha optato per il licenziamento di Jonathan Majors e la sua esclusione totale da qualsiasi coinvolgimento futuro nel Marvel Cinematic Universe. Questa decisione ha rappresentato una svolta devastante per un attore che aveva iniziato a distinguersi per le sue interpretazioni di rilievo in serie televisive di successo, tra cui “When We Rise” e “Lovecraft Country”, oltre alla sua partecipazione nel film diretto da Spike Lee, “Da 5 Bloods”.
Il punto culminante della sua carriera sembrava essere il ruolo chiave assegnatogli nella saga Marvel, quello del villain Kang il Conquistatore, considerato un elemento cardine per la trama futura dei cinecomics, con prospettive che si estendevano fino all’attesissimo “Avengers: The Kang Dynasty” previsto nel 2026. Tuttavia, la decisione post-verdetto ha portato alla revoca repentino di questo ruolo, lasciando sia l’attore che gli appassionati della Marvel Studios in uno stato di incertezza e delusione.
La brusca interruzione di questa promettente carriera cinematografica, in parte determinata dall’esito del processo legale, ha gettato un’ombra cupa sulla potenziale carriera futura di Majors, con il suo coinvolgimento in progetti come il Marvel Cinematic Universe ridimensionato drasticamente e la sua reputazione compromessa. Tale decisione ha influito non solo sulle produzioni in corso ma ha anche generato domande sul futuro stesso del personaggio di Kang e sulle narrative in fase di sviluppo all’interno dell’universo Marvel.
Majors aveva già debuttato come una variante di Kang, conosciuto come Colui che rimane, nella serie Disney+ “Loki” e avrebbe dovuto apparire sul grande schermo in “Ant-Man and the Wasp: Quantumania”. Tuttavia, le decisioni della Marvel Studios sono ora incerte sul futuro del personaggio e sull’intera trama cinematografica. Si vocifera che il titolo precedentemente annunciato come “Kang Dynasty” sia stato ribattezzato genericamente come “Avengers 5”.
In seguito al suo arresto, Majors ha subito il licenziamento dalla sua agenzia di rappresentanza e dal suo ufficio stampa. È stato anche rimosso dalla produzione del film “The Man in My Basement”, adattamento cinematografico del romanzo di Water Mosley. Inoltre, Disney ha cancellato l’uscita prevista per dicembre del film “Magazine Dreams”, incentrato sulla storia di un pugile amatoriale, sospendendo il progetto in attesa dello sviluppo della situazione legale.
Con la conferma della sua colpevolezza, sembra che tutti questi progetti precedentemente annunciati non vedranno mai la luce o subiranno profonde revisioni, almeno non nella forma e nei tempi originariamente previsti.