John Goodman:i primi 65 anni del gigante buono di Hollywood

Lo ammettiamo: definirlo un “gigante buono” è fin troppo scontato ma ci assolviamo, noi ex bambini dagli anni ’80 in poi, perché John Goodman lo abbiamo conosciuto così, come un gigantesco vulcano dagli occhi buoni.

In realtà potremmo quasi dire che i film che lo hanno fatto conoscere sono da considerarsi minori nella lunga e versatile carriera di questo attore, spesso relegato a ruoli da coprotagonista o spalla, dove tuttavia riesce lo stesso a brillare. Nato a St. Louis nel Missouri , perde il padre quando ha due anni e cresce con la madre, un fratello e una sorella, tutti estranei al mondo delle arti sceniche. Nonostante abbia vinto una borsa di studio per lo sport, decide di dedicarsi alla carriera di attore, recitando prima in teatro e poi al cinema e in televisione, in produzioni – come dicevamo – non sempre apprezzate dalla critica e dal pubblico: uno stellare “Pappa&Ciccia” (al fianco di Roseanne Barr) si accompagna un tiepido “I Flinstones”, seguito da alcune commedie al femminile qua e la, come “Le ragazze del coyote ugly” e “I love shopping”. Presta anche la voce a Sully, mostro gigante buono e tontarello che vive nell’armadio, nella versione originale di “Monster&Co”. Nel 1995 interpreta per la prima volta il ruolo di “Mighty” Mack Blues sul palco del Saturday night live, ruolo che poi lo porterà al film “Blues Brothers: Il mito continua” uscito nelle sale 1998, che purtroppo si schianta contro l’affetto e le aspettative del pubblico ancora troppo legati a John Belushi, il primo Blues Brothers, morto prematuramente e tragicamente, di cui il ricordo è ancora troppo fresco.

Ecco, se i più se lo ricordano e lo hanno apprezzato per questi piccoli ruoli, allora consigliamo assolutamente di guardare all’altro volto della carriera di John Goodman, quella meno legata ai ruoli puramente comici. A partire dal suo sodalizio con i Fratelli Coen, maestri indiscussi del cinema contemporaneo, che vedono in Goodman l’attore adatto per i loro ruoli dalla comicità grottesca, cupa e terribilmente umana. Qui le interpretazioni a cinque stelle si sprecano: a partire da piccoli ruoli in “Arizona Junior” e “Mister Hula Hoop”; passando a ruoli dalla presenza più massiccia come in  “Fratello dove sei?”,  “A proposito di Davis” e nell’immortale “Il grande Lebowski”; fino alla sua interpretazione magistrale come antagonista in “Barton Fink”, film retto interamente sulle sue spalle e su quelle del protagonista, altra nota spalla di Hollywood e attore feticcio dei Coen, John Turturro.

Big John appare inoltre anche in molti altri ruoli drammatici ed impegnati: come “Always – per sempre” di Steven Spielberg, “Al di la della vita” di Martin Scorsese, “Argo” di Ben Affleck, “Red state” di Kevin Smith, “The gambler” di Rupert Wyatt e infine “Molto forte, incredibilmente vicino” di Stephen David Daldry. Partecipa anche ad alcune commedie-thriller di buona fattura: come “Un corpo da reato” e “Aracnofobia”. E, a proposito di Thriller, non può mancare “10 Cloverfiled lane” di Dan Trachtenberg, dove interpreta un misterioso e ossessivo protagonista in un film che si svolge in una manciata di metri quadri con tre attori.

Tra i più recenti ruoli da protagonista, lo troviamo nel blockbuster di genere fantastico “Kong skull island” e in “Boston – Caccia all’uomo” film-ricostruzione dell’attentato alla maratona di Boston.

Che dire? Non vi sveliamo altro e vi consigliamo di recuperare, in queste afose notti d’estate, la cinematografia di questo gigante non solo di aspetto.

Buon Compleanno John Goodman!

Alice Porta

 

 




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