Da quando sono stati introdotti nel mercato, i telefoni cellulari hanno incontrato molti cambiamenti. Siamo passati dai “citofoni” degli anni ’90, rudimentali e poco maneggevoli, ai piccoli telefonini dei primi anni 2000. Con l’avvento degli smartphone, i cellulari sono tornati grandi, pur presentando enormi differenze con i primi. E poi è arrivato Jelly.
Il nuovo smartphone, nato grazie ad un progetto di crowdfunding, è molto ambizioso. L’obiettivo è quello di dimostrare che le dimensioni ridotte non compromettono l’efficienza di un dispositivo. Proprio così: Jelly è uno smartphone così piccolo da sembrare un giocattolo. Ma non fatevi ingannare dalle apparenze.
Per progettare Jelly, i creatori si sono ispirati ai telefoni Android, imitandone le funzionalità… in scala ridotta. Pur risparmiando sulle dimensioni, hanno assicurato una qualità che non ha nulla da invidiare ai classici smartphone Android. Il display del nuovo telefono misura solamente 2.4 pollici, e di certo ci vorrà un po’ per abituarsi.
Il progetto è stato lanciato da Unihertz, una compagnia cinese che si è detta contenta dei risultati finora ottenuti. Infatti molti utenti hanno finanziato la crescita del piccolo smartphone, arrivando ad una somma che supera 80.000 dollari. A quanto pare, saranno due i dispositivi immessi sul mercato: Jelly (59 dollari) e Jelly Pro (75 dollari).
Unihertz ha già rivelato alcune caratteristiche del piccolo Jelly. Esso avrà una batteria da 960 mAh e un chip da 1.1 Ghz quad-core. Per quanto riguarda la memoria, vi è una sostanziale differenza tra la versione base e la versione Pro. Il modello base avrà 1 GB di RAM e 8 GB di memoria interna. Il modello Pro, invece, avrà 2 GB di RAM e 16 GB di spazio di archiviazione.
Il sistema operativo sarà Android 7, come ogni top di gamma che si rispetti. Non ci resta che aspettare i prossimi sviluppi. Di certo Jelly saprà sorprenderci e convincerci che anche i dispositivi più piccoli possono essere funzionali.
Veronica Suaria