In questo momento c’è un giocatore in NBA che sembra essere avvolto in un incantesimo, una magia, che gli permette di fare tutto ciò che vuole, quando vuole e da dove vuole. Gioca negli Houston Rockets, porta una barba lunga e folta (proprio come ogni mago che si rispetti…) e risponde al nome di James Harden.
Prima un po’ di storia. James Harden nasce a Los Angeles, nel 1989, e inizia a giocare a basket nell’Artesia High School. Frequenta poi l’Arizona State, la più grande università pubblica degli Stati Uniti. E’ qui che il suo talento inizia a sbocciare.
Nel 2009 si dichiara eleggibile per la NBA. Nel Draft viene scelto da Oklahoma (3° scelta assoluta) squadra in cui milita per 3 anni fino al passagio a Houston, nel 2012.
Ad oggi Harden è già considerato uno dei migliori realizzatori della storia NBA. Riesce a centrare il canestro da qualsiasi posizione del campo ma è facile vederlo compiere penetrazioni al limite della gravità terrestre. Forza fisica e intelligenza cestistica sopra la media completano il suo profilo.
James Harden e il record NBA
La magia che pare aver impossesato James Harden dura da 18 partite. E’ esattamente questo il numero di partite in cui Il Barba segna consecutivamente almeno 30 punti. Ha superato un mostro sacro come Kobe Bryant (fermo a 16) e ora punta Wilt Chamberlain che nel 1964 riuscì a infilare 20 partite realizzando 30 o più punti.
Inoltre, in questa stagione ha già sfondato il muro dei 50 punti per ben 4 volte, di cui due consecutive, arrivando a quota 13 in carriera e piazzandosi al sesto posto all time.
MVP in carica, sul parquet di gioco Harden compie un vero e proprio show, lasciando a bocca aperta compagni di squadra e tifosi e trascinando i suoi Rockets ai playoff. Quando si dissolverà questa magia? Non vogliamo proprio saperlo.
Alberto Pastori