Jair Bolsonaro, presidente del Brasile, si trova in visita a Washington dove ha incontrato il suo omologo statunitense, Donald Trump. Il capo di stato USA, in conferenza stampa dalla Casa Bianca, ha affermato che i “rapporti fra Stati Uniti e Brasile non sono mai stati tanto stretti”.
L’America latina sta guardando a destra. Le elezioni nel continente svoltesi durante l’ultimo anno confermano una tendenza conservatrice che ritrova in Washington un punto di riferimento. Jair Bolsonaro, leader della maggiore potenza economica in Sudamerica, non ha mai nascosto la sua ammirazione per il presidente USA, tanto che viene chiamato “il Trump dei Tropici”. La guida dell’estrema destra brasiliana ha affermato di condividere con Trump il rifiuto delle teorie di genere, del politicamente corretto e delle fake news. “Con i nordamericani condividiamo un modo di vivere tradizionale, con al centro la famiglia, la fede in Dio e la lotta alle fake news”.
Venezuela, commercio e NATO
I temi trattati fra i due presidenti, nel loro primo incontro dopo mesi messaggi di sostegno su Twitter (un’altra cosa in comune), sono stati molti. Commercio, Venezuela e NATO fra questi. Trump e Bolsonaro hanno parlato di rapporti bilaterali che possano essere proficui per entrambi, e il presidente statunitense ha affermato di appoggiare la richiesta del Brasile di far parte dell’OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
Tutte le opzioni sono sul tavolo
Si è anche trattato il tema caldo del momento, ossia i rapporti con il Venezuela. Washington e Brasilia hanno riconsolidato la propria alleanza sul fronte venezuelano, riconfermando il proprio sostegno al leader dell’opposizione Juan Guaidó. “So esattamente cosa vorrei accadesse in Venezuela, ma parleremo di cose diverse e tutte le opzioni sono sul tavolo”, ha dichiarato Trump.
Il presidente statunitense è arrivato a ipotizzare un ingresso del Brasile nella Nato. Ha poi precisato di come Washington potrebbe considerare Brasilia uno strategico alleato militare, al di fuori dell’organizzazione atlantica. Ciò potrebbe favorire lo scambio di materiale di difesa insieme all’associazione in manovre militari congiunte.
Annalisa Girardi