Jadav Payeng, l’uomo della foresta indiana

Jadav Payeng, l'uomo della foresta indiana

Jadav Payeng, l'uomo della foresta indiana

Nel cuore dell’India, tra i paesaggi dell’Assam, esiste una testimonianza della straordinaria visione e perseveranza di un uomo. Jadav Payeng, definito ‘Forest Man of India, ha raggiunto ciò che molti riterrebbero impossibile. La sua storia emerge come un forte simbolo di speranza, resilienza e azione individuale per la salvaguardia dell’ambiente.

Con impegno e determinazione, da solo, è riuscito a trasformare  circa 1.400 acri di terra dell’Assam in una prospera foresta, la Molai Forest, dimostrando che un solo uomo può fare la differenza nella lotta per la salvaguardia del pianeta.

Dal’aridità del deserto ad una rigogliosa foresta

La storia di Jadav Payeng ha inizio negli anni ’70, all’epoca adolescente. Originario dell’isola di Majuli, sul fiume Brahmaputra, Payeng vive gli effetti devastanti della deforestazione e dell’erosione. Il suo villaggio fu colpito dalla perdita di copertura forestale, che comportò l’erosione delle rive del fiume e a il declino della fauna selvatica.

Nel 1979, scosso dal degrado ecologico e dall’impatto che aveva avuto sulla sua comunità, Payeng decide di agire per invertire il danno. Armato solo della sua determinazione, iniziò a piantare alberi su un banco di sabbia sterile. Nonostante l’enorme compito, il clima molto rigido, la mancanza di risorse e l’iniziale indifferenza delle autorità locali. perseverò, piantando un albero alla volta.

Nel corso degli anni, la foresta, nota come Foresta Molai, è diventata un rifugio per varie specie on solo di piante ma anche di animali. Oggi, uno degli aspetti più impressionanti del successo di Payeng è la sua capacità di creare un ecosistema autosufficiente.




Infatti, grazie alle sue sceupolose cure e a una comprensione intuitiva della natura, è riuscito a sviluppare un habitat in cui piante, animali e insetti potevano prosperare insieme. Questa foresta ora supporta una ricca biodiversità e svolge un ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio ecologico.

Un metodo innovativo e visionario

Nonostante la solitudine del suo impegno, Payeng ha saputo affrontare le sfide con soluzioni originali. Per garantire che le giovani piante ricevessero acqua sufficiente, ideò strutture di bambù su cui collocavano vasi di terracotta forati. Questi vasi, riempiti d’acqua, rilasciano l’umidità gradualmente, permettendo alle radici delle piante di mantenersi idratate.

Grazie a questo sistema, poteva continuare a piantare alberi senza doversi preoccupare di irrigare costantemente le piante già piantate.

Oggi la foresta di Molai ospita migliaia di alberi. L’importanza di queste piante va oltre il loro valore ambientale: ogni albero, con le sue radici, contribuisce a frenare l’erosione del suolo e a migliorare il ciclo dell’acqua locale, proteggendo l’ecosistema dalle frequenti inondazioni che minacciano la zona. Molai è oggi un esempio vivente dell’equilibrio tra natura e uomo. Un ecosistema completo che è il risultato di un’unica visione.

Un percorso riconosciuto a livello nazionale e internazionale

La storia di Jadav Payeng anonima finché un fotoreporter, colpito dal suo lavoro e dalla dedizione senza eguali, portò alla luce l’incredibile impresa. Da quel momento, la figura di Payeng iniziò a ricevere l’attenzione e i riconoscimenti che meritava. Nel 2012 Jitu Kalita, fotografo locale, realizza il documentario ” Forest Man “, che ha immediatamente catturato l’interesse del pubblico e ha ricevuto diversi premi.

Lo spirito edificante di Jadav ha anche ispirato un libro intitolato ” Jadav and the Tree-Place “, scritto e illustrato da Vinayak Varma.

Nello stesso anno, durante la celebrazione della Giornata della Terra, la Jawaharlal Nehru University lo onorò per i suoi straordinari contributi, occasione in cui venne soprannominato, dal Vice-Cancelliere, “The Forest Man of India”.

Il prestigioso riconoscimento del PadmaShri, conferitogli dal governo indiano nel 2015, fu un ulteriore tributo al suo impegno ecologico.

La vita e il lavoro di Payeng sono stati raccontati in documentari come Foresting Life e Forest Man, che hanno portato la sua storia ben oltre i confini dell’India, ispirando una nuova generazione di ambientalisti.

I suoi successi sono diventati un esempio di ispirazione in diversi paesi, dove la sua storia è stata inserita nei programmi scolastici per insegnare ai giovani il valore dell’impegno ambientale.

JadavPayeng rappresenta a pieno titolo lo spirito dei “Pro Planet People”, ovvero di coloro che pongono la sostenibilità ecologica al centro delle loro azioni. La sua filosofia è chiara e semplice: l’azione individuale può essere la scintilla di grandi cambiamenti. In linea con questa visione, incoraggia i giovani a ristabilire un legame profondo con la natura, ricordando che ognuno di noi ha la responsabilità di prendersi cura del pianeta.

Il potere di un’azione

Da piu di quarant’anni Jadav Payeng si dedicarsi alla foresta di Molai, mantenendo un legame quotidiano e costante con la natura. Facendo di essa non solo un simbolo del proprio impegno, ma anche una fonte di ispirazione per chiunque la visiti.

In un mondo segnato da emergenze ambientali sempre più pressante, la vita di Jadav Payeng è un promemoria potente che ognuno di noi può giocare un ruolo nel nutrire e proteggere il nostro pianeta.

La storia di Jadav Payeng, con la sua resilienza e dedizione, rappresenta un modello ispiratore per chiunque voglia intraprendere azioni a favore del pianeta.

Il suo lavora mette in evidenza che l’azione individuale, se portata avanti con costanza e visione, può trasformarsi in un movimento di cambiamento globale. Payeng ci invita a riflettere su cosa significhi realmente rispettare l’ambiente, non come una moda, ma come una scelta consapevole per il bene comune.

 

Felicia Bruscino

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