Sono in molti, oggi, a definire J.K. Rowling transfobica. Ma cosa ha fatto una delle scrittrici di maggior successo della Storia per trovarsi nel mezzo di una bufera che dura ormai da anni?
Like a tweet transfobici: le prime accuse
Tutto è iniziato nel lontano 2018, quando J.K. Rowling ha messo like a due tweet piuttosto incriminanti.
Nel primo una certa Rachel aveva definito le donne trans “uomini con un vestito” e aveva lamentato come queste ultime, negli ambienti politici socialisti, ricevessero più supporto delle colleghe cisgender.
Notato lo scivolone, il social media manager della scrittrice è corso ai ripari affermando che era stato solo un errore dovuto alla vecchiaia.
Insomma, non sarebbe stata molto abile con la tecnologia e avrebbe messo like per sbaglio.
Nel secondo episodio, invece, la Rowling ha messo un cuoricino a un tweet della giornalista Janice Turner che criticava la pericolosità delle donne trans nelle carceri femminili.
È pericoloso mettere una volpe in un pollaio, anche se la volpe si identifica in una gallina.
Tuttavia, stavolta, nessuna giustificazione da parte del manager.
J. K. Rowling e il caso Maya Forstater
Nel 2019, poi, la situazione ha iniziato a precipitare.
Vestitevi come preferite.
Chiamatevi come volete.
Dormite con qualsiasi adulto consenziente che volete.
Vivete la vostra vita in pace e sicurezza.
Ma costringere le donne a lasciare il loro lavoro per aver affermato che il sesso è reale? #IStandWithMaya #ThisIsNotADrill
A dicembre la scrittrice ha pubblicato questo tweet accompagnato da un hashtag con il quale si schierava apertamente a fianco di Maya Forstater, la quale aveva perso il posto di lavoro a causa di alcune affermazioni apertamente transfobiche.
Ai tempi, la Forstater aveva espresso tutta la sua gratitudine verso J.K. Rowling.
All’inizio non ci credevo. Credevo che fosse uno scherzo per tirarmi su il morale.
Ero disperata, nel punto più basso della mia vita. Ma quel tweet… fece il giro del mondo.
Il tweet fece il giro del mondo scatenando le polemiche di migliaia di fan nel mondo.
Il web giudicò J.K. Rowling transfobica e la accusò di aver rovinato l’infanzia di milioni di persone.
Non solo.
Persino alcuni attori di Harry Potter e Animali Fantastici, tra cui Emma Watson, presero pubblicamente le distanze dalle sue affermazioni.
“Sex is real” e il passo indietro di J.K. Rowling
Nel 2020 la polemica si è risollevata dopo un tweet in cui la scrittrice criticava il fatto che, nella vendita di assorbenti, si usasse l’espressione “persone con le mestruazioni” e non “donne”.
“Persone che hanno le mestruazioni”.
Sono sicura che ci fosse una parola per quelle persone. Qualcuno mi aiuti.
Donnole?
A questo punto, però, forse vedendo che la cosa si stava facendo seria, la Rowling ha fatto un passo indietro chiarendo la sua posizione con i seguenti tre tweet.
- Se il sesso non è reale, non c’è attrazione per lo stesso sesso. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta delle donne a livello globale viene cancellata. Conosco e amo le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molti di discutere in modo significativo delle loro vite. Non è odio dire la verità.
- L’idea che le donne come me, che sono state empatiche con le persone trans per decenni, sentendo vicinanza perché sono vulnerabili allo stesso modo delle donne – cioè, alla violenza maschile – “odiano” le persone trans perché pensano che il sesso sia reale – è un’assurdità.
- Rispetto il diritto di ogni persona trans di vivere in qualsiasi modo in cui si senta a suo agio. Marcerei con loro se venissero discriminati sulla base del fatto di essere trans. Allo stesso tempo, la mia vita è stata plasmata dall’essere femmina. Non credo che sia odioso dirlo.
Dopo queste frasi, erano ormai in molti a considerare J.K. Rowling transfobica.
La situazione era molto tesa, tanto da far intervenire Harry Potter in carne e ossa in difesa non della scrittrice, ma dell’opera in quanto tale.
Daniel Radcliffe ha infatti twittato:
Sono profondamente dispiaciuto per il dolore che questi commenti vi hanno causato. Spero davvero che non perdiate del tutto ciò che è stato prezioso in queste storie.
Se avete trovato qualcosa in queste storie che ha risuonato in voi e vi ha aiutato in qualsiasi momento della vita – allora è tra voi e il libro che leggete, ed è sacro.
J.K. Rowling transfobica: l’ultimo tweet che ha fatto infuriare il web
Quando ormai sembrava che la polemica si fosse placata, la scrittrice si è lanciata di nuovo nella bufera con un recente tweet datato 12 dicembre 2021.
La guerra è pace.
La libertà è schiavitù.
L’ignoranza è forza.
L’individuo dotato di pene che ti ha stuprata è una donna.
Questa volta l’oggetto dell’accusa è la decisione della Scozia (Paese da sempre molto attento al tema dell’identità di genere) di classificare gli stupratori secondo la loro identità di genere.
Cosa inaccettabile per J.K. Rowling, secondo la quale è impossibile che una donna possa violentare qualcuno.
Le reazioni del web non si sono fatte attendere scatenando la polemica non solo nell’ambito della transfobia, ma accendendo i riflettori anche sul fatto che una donna possa esercitare violenza sessuale su un’altra donna o su un uomo.
Conclusione
Sulla questione J.K. Rowling transfobica, le opinioni sono contrastanti.
L’arte e l’artista, tuttavia, rimangono cose separate.
Harry Potter ha fatto parte dell’infanzia e, perché no, della vita di tante persone.
E non saranno alcuni tweet poco pensati a rovinare la magia che ancora oggi circonda il mondo di Hogwarts.