Cosa sta accadendo intorno al panorama di Italiaonline? Secondo recenti indiscrezioni il 27 aprile sarà il giorno della prossima assemblea dei soci , verrà infatti proposto un piano di incentivazione del top management in azioni che vale 6,7 milioni di euro. Quest’ultima è stata una manovra davvero particolare e che ha lasciato di stucco molte persone dal momento che dall’altra faccia della medaglia l’imprenditore egiziano Naguib Sawiris che insieme ad altri fondi controlla Italianoline avrebbe dichiarato 400 esuberi e l’intenzione di chiudere la sede di Torino, un dramma per i dipendenti lasciati a casa.
A quanto sarebbe sarebbe stato stilano un piano strategico aziendale per il periodo 2018-2021, per il quale sarebbero stati messi a disposizione fino a 2,3 milioni di azioni gratuite, pari al 2% del capitale di Italia Online, le quali verranno assegnate a manager e amministratori esecutivi della società una volta raggiunti degli specifici obiettivi.
Italiaonline, le critiche verso l’azienda
L’azione di Italiaonline vale in Borsa intorno ai 3 euro, ciò attribuisce al piano un controvalore complessivo di circa 6,7 milioni di euro.
Dunque è proprio questo il paradosso, l’esistenza di dipendenti che non riescono a tenere il proprio posto di lavoro e dall’altra parte il management aziendale che attraverso alcune misure potrebbe intascarsi milioni di euro.
A questa disposizione venuta a crearsi non sono mancati i commenti critici di Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali, il quale ha espressamente detto questo:
“Che Paese straordinario che è l’Italia: il colosso del digitale Italiaonline mentre prevede 400 licenziamenti e la chiusura dello stabilimento a Torino, pur avendo 27 milioni di euro di utile netto nell’ultimo anno, stabilisce anche la distribuzione di 7 milioni di euro di incentivi ai manager dell’azienda per i prossimi tre anni. In un Paese normale questo si chiamerebbe furto e gli autori verrebbero trattati tecnicamente come ladri”.
L’unica speranza è che si trovi un accordo chiarificatore tra l’azienda Italiaonline e i propri dipendenti lasciati a caso, non deve finire così… assolutamente.
Jacopo Pellini