Italiani: quando ad essere gli “invasori” siamo noi

 

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E adesso chi lo dirà a Matteo Salvini? Chi gli dirà che gli immigrati siamo noi? Chi gli dirà che stiamo invadendo Germania e Inghilterra in primis, ma anche altri paesi del nord? E soprattutto, come faremo a dirgli che la maggior parte degli italiani che emigrano per andare a cercare fortuna in altri paesi, viene dal nord?  L’italia è un popolo con una grande tradizione migratoria, basti pensare che sono quasi 5 milioni gli italiani all’estero, dal 2006 ad oggi sono aumentati del 56% , nel solo 2015 hanno fatto le valigie e sono partiti in  107.529 . E sono perlopiù giovani dai 18 ai 34 anni, quelli che se ne vanno. Dove? La meta favorita è la Germania, così come succede per i richiedenti asilo dunque, gli italiani preferiscono la nazione tedesca, leggermente più staccata, ma in forte ascesa, c’è l’Inghilterra. La maggior parte degli italiani che emigrano sono delle regioni settentrionali, Lombardia e Veneto in testa , a renderlo noto è un rapporto della Fondazione Migrantes, che monitora i flussi migratori. Nel rapporto c’è scritto :” La mobilità è una risorsa , ma diventa dannosa se è a senso unico, quando cioè è una emorragia di talento e competenza da un unico posto e non è corrisposta da una forza di attrazione che spinge al rientro”. Si sta progressivamente assistendo a un abbassamento dei valori percentuali del Sud a favore di quelli del Nord del Paese. Ciò consegue dal fatto che, negli ultimi anni, pur restando la Sicilia con 730.189 residenti la prima regione di origine degli italiani residenti all’estero seguita dalla Campania, dal Lazio e dalla Calabria, il confronto tra i dati degli ultimi anni, pone in evidenza una marcata dinamicità delle regioni settentrionali, in particolare della Lombardia e del Veneto”. Dunque si può tranquillamente affermare senza ombra di dubbio che gli “invasori” siamo noi.  È dal 2014 che in Italia si registrano più partenze che arrivi di immigrati. Nel 2015 a fronte delle 107.529 partenze, ci sono stati 92.300 arrivi, che nella maggioranza dei casi riguardano ricongiungimenti familiari, sono pochi quelli che vengono qui per cercare lavoro, chi cerca lavoro, come gli italiani, va in Germania. E adesso chi lo dice a Salvini?

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