Italia fanalino di coda per la connessione internet

Chiunque oggi per lavoro necessiti di un computer, un telefono o un tablet deve fare i conti con i problemi legati alla connessione, che spesso, nel nostro Paese, fatica ad arrivare.

Purtroppo non potendo vivere senza internet, ci troviamo sempre di più obbligati ad informarci sulle varie offerte che ci vengono proposte per ottenere una connessione più veloce, anche pagando più del dovuto.

 

Quanto costa rimanere connessi?
Se sieste stufi anche voi di perdere ore e ore al telefono ascoltando noiosi jingle senza ottenere delle risposte soddisfacenti, confrontate le diverse offerte ADSL dei vari operatori, così eviterete eventuali fregature e gabole spilla soldi.

 

Diritti dei naviganti

In vista di questo scenario italiano (dis)connesso (la qualità della rete internet in Italia è al 54° posto nel mondo) i vari operatori si stanno impegnando per offrire pacchetti sempre più economici e performanti, come Telecom che propone una connessione superveloce, o Vodafone Casa con la sua fibra ottica. Questa ricchezza dell’offerta è un fatto positivo anche se ci stressano giornalmente con telefonate degne di uno stalker, rendendo tutta l’informazione a dir poco confusionaria.

Dal bisogno di definire i nostri diritti e doveri nel rapporto con la rete, l’Italia ha creato la Carta di Internet. Questa, secondo la funzionaria e politica italiana Laura Boldrini, è “l’affermazione dei diritti dell’utente digitale: da quello di accesso fondamentale della persona ad internet come condizione per il pieno sviluppo individuale e sociale, a quello della conoscenza e della consultazione in rete“.

 

Naufragar m’è dolce in questo mare

Navigare ormai è una pratica che compiamo tutti i giorni, peccato che in Italia le acque non siano buone per farlo e l’esigenza di trovare un porto sicuro in cui poter approdare diventi sempre più evidente. Mentre le nostre mail fanno fatica a caricarsi e le ricerche online naufragano con non poca assenza di nervosismo, i nostri vicini europei navigano a gonfie vele più veloci di noi: in Germania la velocità media di connessione internet è di 8,8 Mbps, in Irlanda di 12,7 Mbps e in Svizzera addirittura di 14,5 Mbps.

Ma un faro l’abbiamo intravisto agli inizi di agosto quando il Governo ha destinato 2,2 miliardi di euro al piano per la banda ultralarga. Il progetto è brillante: realizzare infrastutture per la banda ultralarga nelle aree in cui le compagnie telefoniche primavate non possano investire i loro capitali, peccato che il tutto non sia stato ancora formalizzato attraverso un descreto. Si stima che la banda ultralarga al momento copra solo il 36% del territorio italiano quando la copertura degli altri Paesi europei arriva almeno al 68%.
Ci auspichiamo che per il 2020 tutti sul territorio italiano possano beneficiare di una buona e continua connessione internet dovuta alla stabilizzazione della banda ultralarga.

 

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