Il nome richiama subito qualcosa di molto ‘smart’, ovvero di estremamente semplice: si sta parlando di Easyjoint, la marijuana legale e senza effetti psicoattivi. È stata presentata negli scorsi giorni a Casalecchio di Reno di Bologna nel corso della fiera della Canapa che si è svolta proprio presso il capoluogo emiliano dal 12 al 14 maggio.
Un evento ormai noto a tutti gli appassionati del settore, utile per discutere delle diverse varietà della cannabis; tra le quali, per l’appunto, anche questa nuova e ‘rivoluzionaria’ Easyjoint. Arriviamo subito al punto: di cosa si sta parlando nel concreto?
Si tratta di un tipo di erba definita ‘light’, nel senso di leggera, in quanto appartenente ad una varietà con presenza di sostanza psicoattiva nei limiti stabiliti dalla norma. Nello specifico la Easyjoint ha un valore piuttosto elevato di CBD, il cannabidiolo, una delle sostanze presenti nella cannabis e nota per produrre effetti psicoattivi limitati. Con il termine ‘effetti psicoattivi’ si fa riferimento a tutto ciò che altera la lucidità mentale.
Ecco spiegato allora il motivo della definizione di marijuana light: presentando una maggiore presenza di CBD favorirebbe il rilassamento andando, addirittura, a costituire un rimedio contro alcuni disturbi quali mal di testa, dolori mestruali e articolari.
Il CBD è conosciuto per i suoi effetti analgesici e non a caso se ne fa un grande impiego in medicina. Un tema di grande attualità quello della cannabis medica, visto il dibattito recente sull’eventualità di una legalizzazione a tutti i livelli, ma che nel tempo si è andato a sgonfiare dato che la stessa legge pensata in Parlamento è ferma da quasi un anno e c’è chi ormai ne prevede un affossamento.
Quello italiano è un contesto particolare, che prevede la vendita sia online che nei negozi di semi di canapa di ogni genere; come i semi di cannabis autofiorenti, tra i più noti e probabilmente più venduti sul mercato per la loro capacità di fiorire rapidamente. A fronte di questo resta illegale la coltivazione privata di cannabis, anche soltanto per uso medico.
In questo quadro la notizia della presentazione di Easyjoint ha fatto subito scalpore: un’erba a basso contenuto di THC (il tetraidrocannabinolo, cannabinoide dagli alti effetti psicoattivi e ritenuto il principale responsabile dell’effetto ‘sballo’ della cannabis) che nasce da cannabis interamente italiana definita Eletta Campana proprio perché molto comune, fino al dopoguerra, nei territori del Centro-Sud Italia.
Una varietà di cannabis che sarà distribuita, in Italia, dall’azienda emiliana Easy Joint, che per il lancio del prodotto si è ispirata ad un’idea nata in Svizzera, dove la sostanza viene venduta in stile tabacco.
La Easyjoint è stata presentata da pochi giorni e ha già fatto registrare un boom di richieste da parte di fruitori, pazienti che si curano con la cannabis o semplici curiosi. Il lancio del prodotto è stato volutamente portato avanti con effetto sorpresa, visto che l’azienda non aveva fatto trapelare nulla prima della fiera della Canapa di Bologna. E, a quanto pare, la strategia ha sortito gli effetti sperati.