Grazie ad una recente ricerca condotta da Amnesty International, basata su interviste con 23 educatori e 16 famiglie che hanno vissuto o che vivono attualmente sotto l’occupazione, è stato messo in evidenza il problema dell’istruzione a rischio in Ucraina a causa dell’invasione russa. Coloro che vivono sotto l’occupazione russa rischiano, ogni giorno, di subire violente rivalse se cercano di seguire i programmi scolastici ucraini. I genitori decidono di nascondere i propri figli per proteggerli dalla “rieducazione” in istituti adottati dalla Russia o per evitare che vengano obbligati a iscriversi in scuole che hanno adottato i programmi russi
Cosa sta succedendo in Ucraina?
Ormai è passato un po’ di tempo dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina e da tutte le brutalità che sono state commesse ma, queste sembrano non avere mai una fine e continuano ad espandersi ogni giorno, anche in silenzio.
Grazie ad una recente ricerca condotta da Amnesty International, oggi risulta evidente un ulteriore brutalità derivante dall’invasione Russa, ovvero il problema riguardante l’istruzione a rischio in Ucraina. Ogni giorno, i bambini ucraini, insieme ai loro docenti, rischiano di essere sequestrati o uccisi, se solo provano a contraddire quella che è l’ideologia russa, impedendo così ai bambini di potersi istruire e agli insegnanti di poter svolgere il loro mestiere. Questa è una situazione davvero deplorevole che obbliga i genitori a nascondere i propri figli per proteggerli dal rischio di subire una “rieducazione” russa.
Anna Wright, ricercatrice di Amnesty International, ha dichiarato:
“nei territori occupati dalla Russia le intimidazioni e le costrizioni sono una realtà quotidiana per famiglie, figli e personale scolastico. Nessuno è al sicuro sotto l’incessante campagna russa di terrore in Ucraina.”
Dopo pochi mesi dall’occupazione russa alcuni docenti e genitori hanno cercato di organizzare lezioni sulla base del programma ucraino ma è stato tutt’altro che semplice e ce lo dimostrano gli intervistati di Amnesty International.
Ricerca di Amnesty International sull’istruzione a rischio in Ucraina
Amnesty International, nella sua ricerca, ha condotto delle interviste con 23 educatori ed educatrici e 16 famiglie che vivevano, o tuttora vivono, sotto l’occupazione russa. Grazie ad esse abbiamo un quadro più chiaro della situazione e quello che viene fuori sono delle atrocità senza eguali.
Un impiegato al ministero dell’Istruzione ha raccontato ad Amnesty che dopo febbraio 2022 i docenti, i genitori e gli alunni stessi si sono trasformati in partigiani che scavano buche nei giardini per nascondere computer e cellulari dall’occupazione Russa.
Uliyana, una bibliotecaria scolastica, ha raccontato ad Amnesty International che è stata costretta ad organizzare incontri segreti con gli studenti per consegnare i libri, in modo da non farsi vedere dai soldati russi che sorvegliavano le strade dei loro villaggi.
Alcuni genitori hanno deciso di non mandare più i figli a scuola temendo per la loro incolumità e ce lo racconta Polina, madre di due figli che, durante i nove mesi di occupazione ha fatto uscire i suoi figli di casa solo due volte per la paura che potessero essere portati in Russia.
Un’altra testimonianza arriva da Kseniya, madre di un quindicenne, la quale racconta come all’inizio di settembre, uomini in uniforme russa si sono presentati alla sua porta dicendo a suo figlio:
“se domani non ti presenti a scuola, la prossima settimana verrai portato in un orfanotrofio in Russia”.
Il quindicenne è stato quindi costretto a ritornare a scuola, una scuola ormai tappezzata da simboli dello Stato russo. Inoltre, in quella stesso edificio, è stato distribuito un avviso agli studenti ,esaminato dai ricercatori di Amnesty International, in cui c’era scritto:
“guardati intorno. Puoi vedere che l’Ucraina ha distrutto Kharkiv, Mariupol e altre città. Se non vuoi che l’Ucraina ti uccida, dicci tutto quello che vedi e che vieni a sapere”.
La ricerca portata avanti da Amnesty International ci illustra il grave problema dell’istruzione a rischio in Ucraina e di come bambini e docenti siano costretti a dover fuggire, a doversi nascondere per far sì che non gli venga inculcata l’ideologia russa, un’ideologia che non ha fatto altro che seminare terrore, ansia, paura. Un’ideologia che c’era, continua ad esserci e chissà ancora per quanto tempo ci sarà. Quello che sta succedendo in Ucraina è un vero e proprio disastro umanitario, qui si sta violando il diritto allo studio invadendo un ambito in cui gli unici protagonisti dovrebbero essere studenti e docenti e, invece, vede protagonisti dei carnefici. Quanto ancora dovrà durare tutto questo?