Israele attacca Ghaziyeh nel sud del Libano

Israele attacca Ghaziyeh

Con una serie di attacchi aerei mirati, Israele attacca Ghaziyeh nella zona meridionale del territorio libanese. Questo drammatico sviluppo innesca inevitabilmente un’ondata di tensioni crescenti nella regione, sollevando interrogativi sulla stabilità già precaria del contesto mediorientale e suscitando preoccupazioni a livello globale per il possibile scoppio di nuovi conflitti.


Le tensioni nella regione del Medio Oriente sono giunte nuovamente al centro dell’attenzione internazionale con una serie di eventi bellici che hanno coinvolto Israele e il Libano. Poche ore fa, almeno due attacchi aerei israeliani hanno preso di mira il sud del Libano, nelle vicinanze della città costiera di Sidone, secondo quanto riportato dai media statali e confermato da un fotografo dell’AFP sul campo.

Gli attacchi aerei, condotti da aerei da guerra israeliani, hanno colpito la città di Ghaziyeh, come riportato dalla National News Agency (NNA), gestita dallo stato libanese. Il report aggiunge che un veicolo è stato bersagliato durante l’operazione e le ambulanze sono state immediatamente dispiegate sulla scena, anche se non sono stati forniti ulteriori dettagli in merito ai danni o alle vittime.

Questi scontri sono solo l’ultimo capitolo di una serie di confronti quotidiani tra Hezbollah, alleato di Hamas, e Israele, che si sono intensificati dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas il 7 ottobre. Sebbene la maggior parte degli scontri sia stata limitata alle aree di confine, l’attacco a Ghaziyeh segna un’escalation significativa, poiché la città si trova a circa 30 chilometri dalla frontiera israeliana più vicina.

Il fotografo dell’AFP ha confermato di aver sentito almeno due attacchi consecutivi a Ghaziyeh, con colonne di fumo nero che si sono innalzate sulla zona. Secondo il suo resoconto, uno degli attacchi ha colpito un hangar vicino all’autostrada costiera principale. Altri testimoni, citati da Reuters, hanno riferito di due attacchi aerei vicino alla città costiera, situata a circa 60 chilometri a nord del confine con Israele.

Questi eventi non sono isolati. Israele ha regolarmente condotto attacchi contro obiettivi nel Libano meridionale da quando è iniziata la guerra a Gaza lo scorso ottobre. In risposta, Hezbollah ha lanciato sporadici razzi nel nord di Israele, ribadendo così la sua solidarietà con i palestinesi.

Le forze israeliane hanno preso di mira impianti di stoccaggio di armi vicino a Sidone come rappresaglia a un drone inviato in Israele da Hezbollah. Il contrammiraglio Daniel Hagari, portavoce militare israeliano, ha dichiarato in una conferenza stampa televisiva che il drone era stato individuato vicino a Tiberiade e che, in risposta, erano stati attaccati depositi di armi nel sud del Libano.

Le immagini circolate sui social media hanno mostrato grandi nuvole di fumo, testimonianza degli attacchi avvenuti. La scorsa settimana, l’esercito israeliano ha riportato di aver ucciso un comandante di Hezbollah, il suo vice e un altro combattente in un attacco nella città di Nabatiyeh. Tuttavia, l’attacco ha causato anche vittime civili, con sette membri di una stessa famiglia morti in un’operazione e altre persone uccise in attacchi separati.

Israele attacca Ghaziyeh, crescono le tensioni già esistenti

Le minacce e le tensioni tra le due fazioni continuano a crescere. Il capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha avvertito che Israele pagherà “con il sangue” per i civili uccisi in Libano, promettendo che il gruppo dispone di missili in grado di colpire qualsiasi parte di Israele, incluso il sud del paese fino alla costa del Mar Rosso. Queste dichiarazioni hanno sollevato preoccupazioni a livello internazionale, alimentando il timore di una guerra a pieno regime tra Israele e Hezbollah, simile a quella del 2006.

Da ottobre, gli scontri transfrontalieri hanno causato un numero significativo di vittime, con almeno 269 morti sul versante libanese, la maggior parte dei quali sono combattenti di Hezbollah, ma anche civili. Dall’altra parte, l’esercito israeliano riporta la morte di 10 soldati e sei civili durante lo stesso periodo. La situazione rimane volatile e l’incertezza continua a dominare la regione mentre le tensioni persistono.

 

Andrea Umbrello

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