Gli ultimi Europei di calcio hanno rivelato una nazione sperduta i cui calciatori hanno stupito il continente. L’Islanda ha dimostrato che volontà e passione possono sovvertire i pronostici realizzando sogni impossibili.
Alla base c’è anche una programmazione finanziata dallo Stato a partire dal 2000 che ha fatto crescere il movimento sportivo con la costruzione di impianti regolamentari indoor e aumentare i tecnici, rendendo la disciplina praticabile a tutti anche a quelle latitudini. Il rapporto tra numero di impianti e popolazione è in media il più alto d’Europa.
In questa piccola isola, innovazione tecnologica e tradizione si intrecciano tra loro in maniera sorprendente.
I Vichinghi introdussero la tecnica di ricoprire le case con un tappeto erboso di torba: non solo i tetti ma anche le pareti. Abitazioni, chiese e stalle creano edifici suggestivi che si inseriscono nell’ambiente circostante insegnando una preziosa tecnica di risparmio energetico: le Turf House sono candidate a diventare patrimonio dell’UNESCO.
L’Islanda è terra di contrasti, in cui neve e ghiaccio nascondono un calore fatto di lava e getti di vapore bollente che mostrano territori lunari, spesso utilizzati per girare film di fantascienza o fantasy come Il Trono di Spade.
Il panorama è talmente incredibile da rafforzare credenze nella popolazione: la tradizione vuole la zona abitata da elfi. Sono gli Huldufolk, il “popolo nascosto”.
Lungo le strade si incontrano minuscole casette arredate di tutto punto e molti ne hanno una nel giardino per dare ospitalità ai folletti.
Il consenso dei piccoli abitanti sarebbe necessario per raccogliere fiori, spostare sassi o erigere nuove costruzioni. Alcune grosse pietre dalle forme bizzarre sono considerate sacre.
Una caratteristica che non deve far sorridere con aria di sufficienza: le persone sentono un forte legame con la natura, con cui convivono in maniera rispettosa.
Ecco allora che può accadere che i lavori di costruzione di una superstrada tra la penisola di Alftanes e Gardabaer, un sobborgo di Reykjavik, vengano fermati per le proteste della popolazione che vuole proteggere un’area naturale incontaminata in cui, secondo le leggende, vivono gli elfi.
E’ sorprendente leggere le dichiarazioni del responsabile del dipartimento stradale che ha deciso di modificare il percorso della strada ricollocando una roccia “sacra” che era stata spostata.
“Non è certo cosa da tutti i giorni decidere di deviare una strada a causa degli elfi ma dobbiamo rispettare il fatto che gli abitanti del luogo credano in elfi e folletti” .
La consapevolezza di appartenere a un luogo in cui la natura è selvaggia ed estrema si è evoluto con lo sviluppo delle città conservando le antiche leggende: questo legame ha fatto degli islandesi un popolo tra i più rispettosi.
Da sei anni il rapporto del World Economic Forum, una fondazione senza fini di lucro a cui appartengono personalità di spicco del mondo economico, politico, intellettuale e giornalistico, ha indicato il paese come primo al mondo per le politiche volte a contrastare la disparità di genere, su un totale di 142 stati presi in esame.
Da 150 anni le scelte politico-economiche sono sempre state orientate a favore dell’uguaglianza dei sessi.
Le donne sono quasi pari agli uomini come partecipazione all’istruzione; il voto è stato concesso nel 1915 e nel diritto di successione già dal 1850 erano parificate all’uomo.
A metà degli anni settanta le donne protestarono contro l’ineguaglianza del salario con una massiccia partecipazione che sortì gli effetti voluti poiché il parlamento votò una legge che prevedeva un equo compenso a favore delle lavoratrici.
Nel settore della politica le donne sono molto presenti, essendo circa due ogni tre uomini eletti in parlamento: nel 1980 Vigdìs Finnbogadòttir fu il primo capo di stato donna nella storia d’Europa e guidò il paese per tre mandati consecutivi fino al 1996.
Nel 2009 Jòhanna Sigurdardòttir divenne primo ministro: dopo il divorzio dal marito dichiarò la propria omosessualità convivendo con una donna e unendosi civilmente a lei nel 2002. Il suo governo ha legalizzato nel 2010 i matrimoni gay.
I provvedimenti innovativi non sono mancati anche nel campo della famiglia tradizionale, con una normativa di estensione dei congedi parentali a entrambi i genitori e un sostegno economico fino al 95% per la retta degli asili, aiutando concretamente a conciliare la gestione dei figli con l’impegno lavorativo.
Queste leggi hanno portato un generale benessere di cittadini e collettività.
Credere all’esistenza di magici folletti non deve essere guardato come anacronistico o primitivo: è il segnale che esiste qualcosa di impalpabile che ci lega alla natura di cui tener conto, che il luogo in cui si vive appartiene a un’entità misteriosa da cui dipende la magia dell’ecosistema e la cui presenza va ricordata e rispettata.
Una consapevolezza che insegna il significato della parola convivenza e che, se considerata naturale, viene spontaneo applicare anche all’interno della collettività umana.
Paola Iotti
Condivido in pieno Paola lotti il suo articolo
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