“L’Islam è una minaccia, si dice. Ciò sta diventando un dogma”. ( F. Cardini)
Tra vari attentati terroristici, Isis e Boko Haram, l’Islam viene visto sempre più come una minaccia. Sia essa una minaccia nei confronti delle libertà, dei diritti o dell’Occidente in generale. Ma lo è davvero?
Dal punto di vista di molti occidentali, l’Islam incarna tutto quello che di più sbagliato può esserci: leggi fondate sulla religione e su un testo sacro, intolleranza nei confronti di chi ha un altro credo, discriminazione delle donne, guerra ingiustificata e crudele. Ma è davvero questa l’essenza dell’Islam? Oltre un miliardo di persone vivono seguendo la Shari‛a, perseguono la Jihad e maltrattano la propria moglie? Assolutamente no.
Trarre conclusioni affrettate è facile, ma pericoloso; e soprattutto ingiusto. Attraverso le riflessioni di Franco Cardini, storico e saggista, si può tentare di comprendere gli ultimi eventi che così tanto ci hanno sconvolto.
Non esiste un solo Islam, non si può considerare il mondo musulmano come un unico blocco uniforme. Così come il cristianesimo stesso ha mille sfaccettature e mille realtà diverse, anche l’Islam è costituito da svariate caratteristiche ed elementi. E solo perché ad apparire, a mostrarsi, sono quei musulmani che seguono una linea crudele e ingiusta, non bisogna generalizzare e attribuire all’insieme l’operato di una piccola parte.
Guardano la relazione tra Occidente e mondo arabo, la storia mostra come europei ed americani non hanno certo agito in modo retto e giusto. Spesso le politiche e le azioni attuate in Medio Oriente non hanno fatto altro che alimentare il risentimento, anche giustificato, di quelle popolazioni nei confronti di tutto quello che l’Occidente rappresenta.
L’immagine che ci creiamo dei musulmani deriva spesso dai media e dall’informazione che quotidianamente entra in tutte le case. Spesso però questa informazione è fuorviante: rappresenta il lato oscuro di una realtà estremamente ampia e varia.
Perché una brava persona che fa il suo dovere non suscita alcun interesse, mentre un assassino, un pazzo che invoca Dio per giustificare le proprie malefatte, invece, scatena un putiferio.
Dal punto di vista religioso, “l’Islam rappresenta il compimento della rivelazione divina consegnata ad Abramo, ribadita da Mosè e da Gesù, ripresa infine da Maometto“. Le comunanze tra la fede cristiana e quella musulmana sono innegabili, ecco perché l’avversione tra i due mondi non è causata da una divergenza religiosa.
La radice di tutti i problemi attuali risiede nel trattato di Versailles, messo in atto alla fine della Prima Guerra mondiale. La spartizione arbitraria del mondo arabo, il fervente interesse per il petrolio e il suo enorme potenziale hanno comportato il primo passo falso dell’Occidente nei confronti di un mondo che comunque desiderava un legame vantaggioso. Risultato: terre ricche ridotte in povertà e popolazioni intere sottomesse a dittature spesso sostenute dagli Stati Uniti e dall’Europa.
Un altro errore dell’Occidente è stato quello di affidare potere e ricchezze agli wahabiti. Questi rappresentano una piccolissima percentuale dei musulmani, ma anche la più radicale, chiusa ed ortodossa. La stessa parte amante della propaganda che noi oggi subiamo come una minaccia.
È forse un caso che uno dei maggiori alleati degli Stati Uniti sia anche quello che possiede le maggiori riserve di petrolio al mondo? Nonostante l’Arabia Saudita sia il territorio degli wahabiti da oltre trecento anni e la sua posizione nei confronti dei diritti umani e nei confronti delle donne sia altamente discutibile, rappresenta comunque un porto sicuro per gli interessi statunitensi.
Con tutto questo non si vuole certo giustificare gli atroci attentati terroristici. Attentanti che sì hanno spaventato l’Occidente, ma che hanno causato migliaia di vittime tra gli stessi musulmani, senza che la cosa suscitasse particolare sdegno o afflizione.
Prima di cadere nelle banalità e circondarsi di parole facili, ma false; si faccia lo sforzo di guardare oltre la superficie. Solo così si può giungere ad una opinione quanto più possibile critica, completa e ragionevole.
« La Cultura è la capacità di mettersi in discussione »
Franco Cardini