Oltre 10.000 km di pista ciclabile uniscono i paesi della cortina di ferro.
Dove prima un muro ideologico, ma anche fisico, divideva l’Europa comunista da quella filo-americana, oggi splende l’Iron Curtain Trail.
Con i suoi oltre 10.000 km di lunghezza è uno dei percorsi cicloturistici più lunghi d’Europa. L’Iron Curtain Trail è un germoglio d’unione della cultura europea. Seguire questo percorso, che passa anche per il tracciato del muro di Berlino, vuol dire immergersi in una lezione di storia itinerante. Non solo, la pista ciclabile offre anche scorci naturalisti, dalla gelida bellezza bianca della Lapponia ai vigneti della Repubblica Ceca fino ai confini montuosi dei Balcani. Complessivamente, il percorso ciclabile attraverso i 20 paesi coinvolti sfiora le rive di 3 mari europei e percorre 14 siti UNESCO.
L’Iron Curtrain Trail nasce nel 2005 da un’iniziativa dell’eurodeputato Michael Cramer, che vede in esso un modello di turismo sostenibile e pulito. Nel corso degli anni, il progetto ha ricevuto un sostegno economico da tutti i paesi attraversati. Quella che era considerata una “cintura della morte”, oggi grazie alla riconciliazione dei popoli europei è una “cintura verde” che attraversa numerosi parchi e riserve naturali.
EuroVelo, ovvero il turismo sostenibile
L’Iron Curtrain Trail (anche Euro Velo 13) fa parte di una più ampia rete di percorsi ciclabili, denominata EuroVelo. Questa è composta da ben 16 percorsi ciclistici a lunga distanza che collegano e uniscono l’intero continente europeo. Attualmente le piste sono in realtà 15, e si prevede di completare l’ultima nel corso del 2020. Lo sviluppo e il funzionamento della rete EuroVelo sono effettuati da governi nazionali e locali, da imprese private e Ong. Il progetto EuroVelo tenta di incoraggiare il maggior numero di cittadini europei a intraprendere un viaggio in bicicletta lungo il Continente al fine di promuovere un turismo sano e sostenibile.
Il Grand Tour nella “cortina di ferro”
Nei secoli passati i giovani aristocratici erano soliti, giunti alla maggiore età, intraprendere a bordo di una carrozza un viaggio in Europa per migliorare il loro sapere. Questo viaggio di scoperta e curiosità era chiamato il Grand Tour, la cui tappa fondamentale era l’Italia con tutto il suo corredo artistico. Molti poeti, pittori e scrittori lo intrapresero nella loro giovinezza. Con l’avvento dei treni a lunga percorrenza, molti giovani europei hanno iniziato ad accarezzare l’idea di prendere un paio di anni sabbatici viaggiando per l’Europa, alla ricerca della propria identità comune. L’Iron Curtain Trail ha spostato solo un po’ più a Est le tappe di un possibile Grand Tour moderno.
Una bici per scoprire l’Europa
Se una volta si ambiva a visitare soprattutto l’Europa Continentale (Italia e Francia, in primis), per vedere con i propri occhi le opere d’arte, oggi si potrà osservare la storia e il paesaggio di una fetta d’Europa a lungo sommersa e divisa. E lo si potrà fare in sella a una bici, trainati soltanto dai quadricipiti e dall’avida sete di conoscenza, che attanaglia ogni giovane europeo.
L’Iron Curtrain Trail risulta essere quindi un’opera di straordinaria valenza simbolica, culturale e ambientale, che ha visto la collaborazione di numerosi paesi dell’ex cortina di ferro. Chiunque sceglierà di viaggiare lungo la “pista di ferro” sarà accompagnato dalla voce della natura e della storia europea.
Axel Sintoni