Iran: condannati per un ballo postato sui social

condannati per un ballo

Vi raccontiamo la storia di  Astiyazh Haghighi e Amir Mohammad Ahmadi e di come si può essere condannati per un ballo.

Il primo novembre 2022, due ragazzi iraniani,  Astiyazh Haghighi e Amir Mohammad Ahmadi, sono stati condannati per un ballo dal governo iraniano.

Arrestati per un ballo: il crimine assurdo

La condanna stabilisce dieci anni di reclusione e il reato sembra assurdo. La giovane coppia ha prima filmato, e poi postato sui canali social un video di un ballo, davanti alla Torre Azadi, il simbolo di Teheran . Se già siete indignati e scandalizzati, aspettate ancora un po’. Il tribunale iraniano accusa i due giovani di aver «incoraggiato la corruzione e di operare contro la sicurezza nazionale diffondendo propaganda contro la Repubblica Islamica».




La pena per questo crimine è davvero dura: ai due ventenni è stato proibito l’utilizzo dei social e saranno costretti ad allontanarsi dall’Iran per ben due anni al termine della detenzione. Ma come mai questa notizia sconvolgente salta fuori soltanto ora, nonostante il fatto sia accaduto a novembre?

Secondo quanto riportato da Iran Wire, durante l’arresto, la coppia sarebbe stata picchiata e trasferita al reparto 209 del ministero dell’Intelligence. I due sono stati poi privati del diritto di avvalersi di una avvocato durante le udienze e alle loro famiglie è stato espressamente vietato dai vertici denunciare o parlare dello stato di prigionia di Astiyazh e Amir.

Astiyazh e Amir non sono l’unica coppia che ha cercato di lanciare un messaggio di amore e libertà via social. Un’altra coppia si era scambiata un bacio per strada e la donna non indossa il velo e aveva postato la foto sui social. Questo ci fa subito capire quanto la popolazione e in particolar modo i giovani siano vicini al movimento di protesta nascente.

La vicenda di Mahsa Amini

La vicenda di Astiyazh Haghighi e Amir Mohammad Ahmadi si collega direttamente a quella di Mahsa Amini. La coppia infatti sembra aver filmato questo video come messaggio di solidarietà e sostegno alla vicenda della giovane ventiduenne uccisa appena qualche mese fa.

Mahsa venne arrestata a Teheran nel settembre del 2022 a causa della mancata osservanza della legge sull’obbligo del velo. La donna pare indossasse l’hijab in modo errato secondo la polizia. Appena pochi giorni dopo l’arresto e qualche giorno di coma, morì in circostanze sospette, suscitando grande indignazione dell’opinione pubblica.

Purtroppo, la storia di Astiyazh Haghighi e Amir Mohammad Ahmadi è simile a quella di tante altre persone. Dalla morte di Mahsa ad oggi, la repressione del movimento di protesta ha provocato la morte di 520 persone e circa 18.000 arresti. Da Via la Repubblica islamica dall’Iran di Giustino, si legge:

“(…) Questi giovani combattono per le strade del loro paese, pacificamente, a mani nude, contro un regime armato fino ai denti, pronti a rischiare tutto. I loro slogan più frequenti sono: “Via i mullah!”, “Mullah, andate al diavolo!”, “Vogliamo essere lasciati in pace”.

Giulia Sofia Fabiani

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