Ipossia da azoto: “spericolato e crudele” esperimento in Alabama

Ipossia da azoto

Oggi, sono sempre di più i Paesi che aboliscono la pena di morte. Ma c’è anche chi, come l’Alabama, non ha intenzione di cambiare rotta. E sperimenta nuove e crudeli tecniche sui detenuti

Ad oggi, sono 23 i Paesi statunitensi ad aver abolito la pena di morte. Ma non tutti sono d’accordo sull’intraprendere questo percorso.
Oklahoma, Mississippi e Alabama hanno adottato un nuovo metodo di esecuzione: ipossia da azoto.
I primi due non l’hanno ancora utilizzata, mentre l’Alabama, nel 2021, ha dichiarato di aver realizzato un sistema funzionante. E adesso punta al primato.

Esecuzione per ipossia da azoto: una tecnica “angosciante”

L’ipotesi di eseguire le pene capitali tramite ipossia da azoto è comparsa nel 2015 in Oklahoma, come alternativa alle iniezioni letali.
I farmaci necessari, infatti, sono diventati difficilmente reperibili, e molto più costosi, a causa di un boicottaggio da parte delle aziende farmaceutiche.
L’azoto, al contrario, è presente in natura e quindi facilmente ottenibile.
Di conseguenza, un team di accademici guidato da Michael Copeland, professore di giustizia penale, è stato incaricato di valutare l’opzione. Pur non essendoci nemmeno un medico all’interno del gruppo, questo ha redatto un rapporto di 14 pagine che approva l’esecuzione mediante ipossia da azoto. Il metodo, inserito nel protocollo statale dell’Oklahoma, è stato poi adottato anche da Mississippi e Alabama.

L’esecuzione consiste nel costringere un individuo a respirare azoto puro, provocando la morte per assenza di ossigeno. Come da protocollo, dovrà essere posizionata una maschera sul volto della vittima, inizialmente collegata a tubi di gas respirabile. Dopo l’ultima dichiarazione del detenuto, il direttore attiverà il sistema che pomperà azoto nella maschera.
Il procedimento potrebbe durare 5 minuti, ma persino 15, in base al tempo necessario alla maschera per appiattirsi sul volto.

Secondo i legislatori dell’Alabama e il senatore Trip Pittman, che ha sponsorizzato il metodo nel 2018, si tratta di “un’opzione più umana“, simile a ciò che succede ai “passeggeri di un aereo che svengono quando l’aereo si depressurizza“.
D’altra parte, le linee guida sull’eutanasia prodotte dall’American Veterinary Medical Association (AVMA), rifiutano l’ipossia da azoto per quasi tutti i mammiferi, in quanto “angosciante per alcune specie“.

Inoltre, non essendo mai stato testato – ha osservato Joel Zivot, professore di anestesiologia e chirurgia all’Emory College – il metodo dell’ipossia da azoto potrebbe avere effetti inaspettati.



Penso che non funzionerà. Perché anche se il gas è inerte, respirarlo e convincere le persone a cooperare per respirare sarà complicato. In più, poiché l’azoto è inodore e incolore, è pericoloso da maneggiare. Quindi, tutti coloro che si trovano nelle vicinanze della persona che stanno gasando potrebbero teoricamente essere a rischio

Kenneth Smith, la “cavia da laboratorio” dell’Alabama

Il primo essere umano a sperimentare l’ipossia da azoto come pena di morte potrebbe essere il 58enne Kenneth Smith, uno degli unici due statunitensi viventi ad essere sopravvissuto alla pena di morte.

Nel 1988, il pastore religioso Charles Sennett diede a Smith $ 1.000 per uccidere la moglie, Elizabeth Sennett, in modo da ottenere il pagamento dell’assicurazione.
Al processo, nel 1996, la giuria votò per una condanna all’ergastolo. Ma il giudice decise comunque per il braccio della morte.
L’iniezione letale di Smith sarebbe dovuta avvenire nel novembre 2022, ma il risultato fu disastroso. I funzionari passarono ore a cercare la vena del detenuto, sottoponendolo a dolori lancinanti e finendo per annullare l’esecuzione.
Ora, Smith è stato scelto per essere la prima vittima sperimentale dell’ipossia da azoto.

Contro questa decisione si sono pronunciati diversi esperti per i diritti umani, che parlano di “sperimentazione umana“.
Inoltre, evidenziano che l’ottavo emendamento della Costituzione dovrebbe proteggere i cittadini da “punizioni crudeli e insolite“. Ma, come sottolinea Jose Vazquez, portavoce dell’ACLU Alabama, non è così nel caso di Smith, già vittima di un’esecuzione mal condotta.

I nostri legislatori dovrebbero impegnarsi nel principio costituzionale che non dovrebbero essere inflitte punizioni crudeli e insolite. Dal momento che non ci sono state esecuzioni da nessuna parte con azoto, non c’è modo di garantire che questo metodo non sia crudele. Invece, l’Alabama sta trasformando la pena di morte in sperimentazione sugli esseri umani.

Lo Stato non dovrebbe sanzionare metodi non provati e non testati per trattamenti di qualsiasi tipo, specialmente per non uccidere le persone

Maya Foa, direttrice per gruppo per i diritti umani Reprieve, ha giudicato “sorprendentemente spericolato e crudele” il secondo tentativo di uccidere Smith con un metodo mai testato.

L’Alabama ha torturato Kenneth Smith già una volta, legandolo e pugnalandolo con aghi per più di un’ora in un tentativo fallito di ucciderlo. È sorprendentemente spericolato e crudele riprovare usando un metodo di esecuzione non testato che ha tutte le possibilità di causare terribili sofferenze.
I funzionari non sanno cosa stanno facendo e sperano per il meglio. Lo Stato sta trattando un essere umano come una cavia in un laboratorio e la chiama giustizia

Inoltre, il protocollo dell’esecuzione per ipossia da azoto è stato giudicato pericolosamente poco trasparente. Come spiega Deborah Denno, professoressa di legge presso la Fordham University, i dettagli sono molto vaghi, e diverse sezioni del protocollo sono state censurate.

Questo è un protocollo vago, sciatto, pericoloso e ingiustificatamente carente reso ancora più incomprensibile dalla pesante redazione nei luoghi più importanti.
Lascia agli esperti solo la possibilità di speculare su come uno Stato potrebbe condurre un’esecuzione di ipossia da azoto.
Inoltre, il posizionamento di una maschera sul volto di un prigioniero è particolarmente sconcertante. Cosa succede se il detenuto cerca di toglierla, immediatamente o durante la procedura?

Secondo il vice procuratore generale dell’Alabama, James Houts, l’ipossia da azoto potrebbe essere disponibile già la prossima settimana. Ma una decisione finale su quando utilizzare il nuovo metodo spetta al Commissario per le Correzioni John Hamm.

Giulia Calvani

 

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