Invio di armi in Ucraina: Macron è pronto per caccia e addestramenti militari

Emanuel Macron: invio di armi in Ucraina

Con l’occasione della celebrazione dell’ottantesimo D-Day – la commemorazione dello sbarco in Normandia -, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato un’importante svolta nelle relazioni tra Francia e Ucraina che riguardano l’invio di armi in Ucraina. Durante un’intervista alle emittenti televisive francesi, Macron ha dichiarato che la Francia trasferirà aerei da combattimento di quarta generazione Mirage-2000 all’Ucraina, un passo che permetterà a Kiev di proteggere i propri cieli e formerà una “brigata di 4.500 soldati”.

Annuncio e dettagli della cooperazione francese nell’invio di armi in Ucraina

L’annuncio ufficiale dell’invio di armi in Ucraina, precisamente di Mirage-2000, sarà fatto venerdì, in concomitanza con una nuova cooperazione tra i due paesi – Francia e Ucraina -, come spiegato dal presidente francese. Alla cerimonia per l’80esimo anniversario del D-Day, Macron ha colto l’occasione per parlare di un nuovo percorso di liberazione, secondo la sua idea politica. L’invio di armi in Ucraina rappresenta il sistema migliore per affrontare il progetto di pace e difesa. 

Macron ha chiarito che questa mossa non rappresenta un’escalation contro la Russia, ma un atto necessario per rafforzare le difese ucraine. Inoltre, la Francia addestrerà i piloti ucraini, con l’addestramento che inizierà quest’estate e dovrebbe durare dai cinque ai sei mesi. I piloti saranno formati in Francia, garantendo così una preparazione adeguata e di alta qualità.

Detto fatto. Macron ha annunciato nelle ore scorse il sempre più forte rapporto con l’Ucraina, domani ci sarà l’annuncio ufficiale e, nello stesso giorno, sarà pubblicato un “nuovo programma di formazione per i piloti e poi la cessione degli aeroplani”, come ha sostenuto il presidente francese. Macron ha infatti sottolineato e rivendicato la necessità dell’Ucraina di proteggere la propria sovranità, il proprio territorio e il proprio spazio aereo. 

Formazione di una brigata francese in Ucraina

Oltre alla fornitura di aerei da combattimento, Macron ha annunciato l’intenzione di creare una “brigata francese” composta da 4.500 soldati ucraini, oltre al massiccio invio di armi in Ucraina. Questi soldati saranno equipaggiati, addestrati e supportati con materiali francesi, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le capacità difensive dell’Ucraina. Il presidente francese ha sottolineato l’importanza di questa brigata per la difesa del territorio ucraino e ha lasciato aperta la possibilità di un coinvolgimento diretto di truppe francesi, sottolineando che una decisione in merito sarà presa collettivamente.

L’iniziativa di Macron arriva in un momento cruciale, durante le celebrazioni per l’80esimo anniversario dello sbarco in Normandia, un evento storico che ha visto la partecipazione di importanti leader internazionali, tra cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.



Macron ha colto l’occasione per ribadire il sostegno della Francia nell’invio di armi in Ucraina, sottolineando che la pace non può essere raggiunta attraverso la capitolazione di Kiev, ma solo attraverso negoziati. Intanto però, continua a ribadire la sua netta posizione, che si adegua a quella occidentale, sulla partecipazione alla guerra e il pieno sostegno con l’invio di armi in Ucraina. Ha precisato poi che la Russia continua a fare la guerra, rendendo difficile qualsiasi trattativa immediata.

Controllo sull’uso delle armi e valori democratici

Macron ha espresso fiducia nella capacità della Francia di controllare l’utilizzo e l’invio di armi in Ucraina, assicurando che queste saranno utilizzate esclusivamente per colpire obiettivi militari e non civili. Ha ribadito l’impegno della Francia a fianco dell’Ucraina, consentendo a Kiev di difendersi efficacemente dai missili russi. Macron ha inoltre sottolineato che la Russia, con la sua aggressione, sta violando il diritto internazionale e ha tradito i principi di liberazione che hanno caratterizzato lo sbarco in Normandia.

Proprio parlando di democrazia e liberazione, la cerimonia tenutasi a Omaha Beach si è concentrata sul presidente ucraino, tra i veterani di guerra e circa trenta capi di Stato e di governo. Anche l’impegno USA è stato sottolineato da Joe Biden, che ha affermato che non ci sarà alcun passo indietro, sopratutto quando si tratta di un paese invaso “da un tiranno” – quello russo. Anche oggi continueranno le celebrazioni del D-Day: Zelensky è stato invitato a Bayeux, dove ci saranno altri interventi in memoria dello sbarco in Normandia.

I progetti futuri di Macron

Nonostante le critiche ricevute da alcuni partner europei per la sua proposta, Macron ha difeso la necessità di un maggiore impegno militare per formare e aumentare l’invio di armi in Ucraina. Ha respinto l’idea che questo possa essere un fattore di escalation, ribadendo che l’obiettivo principale è fornire agli ucraini gli strumenti necessari per difendersi e garantire la loro sovranità. La collaborazione interdisciplinare e internazionale rimane un pilastro fondamentale per affrontare le sfide poste dalla guerra in Ucraina.

L’annuncio di Macron rappresenta un passo significativo nella politica estera francese, con un impegno concreto a supportare l’Ucraina sia attraverso la fornitura di armamenti avanzati che mediante la formazione e l’equipaggiamento dei soldati. Intanto, la Russia non è stata invitata a Omaha Beach, un appuntamento annuale che ormai ha una valenza molto più geopolitica e economica che storica e culturale. Oltre a quella di Putin, un’altra assenza è stata quella di Xi Jinping, e come loro, quella di tutto il sud del mondo. 

Lucrezia Agliani

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