Il mondo del cinema ha sempre immaginato un mondo dove l’intelligenza artificiale e i robot sono al servizio dell’umanità ed è possibile fare qualsiasi cosa grazie a sensazionali dispositivi . A volte, realtà ha superato la fantasia e alcune invenzioni tecnologiche previste da film e serie tv oggi esistono veramente.
Il potere dei social network
La serie televisiva Black Mirror, diretta da Charlie Brooker dal 2011 e ancora in produzione, ha anticipato alcuni fatti realmente accaduti. I suoi contenuti distopici stimolano in modo provocatorio riflessioni sulle possibili conseguenze negative del nostro comportamento mediato dalle nuove tecnologie.
Nell’episodio che apre la terza stagione, Caduta libera, l’organizzazione della società è basata sulla valutazione che ogni individuo ha sui social network. Attraverso telefoni intelligenti e lenti speciali, la media del punteggio di ognuno è sempre visibile e da questa dipende la precedenza sulle cure mediche, l’accesso a quartieri di lusso o mezzi di trasporto.
Un ristorante di sushi a Milano, a partire da ottobre 2018 ha proposto un nuovo metodo di pagamento: i follower sui social network. In base al numero di follower che hanno, i clienti sono divisi in fasce e hanno diritto a usufruire di sconti via via sempre più alti, fino agli influencer, ai quali viene offerta la cena.
L’episodio di Black Mirror è del 2016.
Le religioni tecnologiche
George Lucas in L’uomo che fuggì dal futuro, del 1971, aveva immaginato una fredda e rigida società totalitaria. Tra le altre cose, la religione costituisce nel film un importante mezzo di omologazione. Le confessioni spirituali si svolgono davanti ad una divinità computerizzata che risponde con frasi preimpostate, a volte anche non coerenti col discorso del “peccatore”.
Nel febbraio 2019, nel tempio buddhista di Kodaiji, a Kyoto, prende servizio un monaco robot programmato per predicare in pubblico come i confratelli umani. Nel mondo occidentale la Chiesa evangelica di Wittemberg aveva già sperimentato, nel maggio 2017, un robot in grado di impartire benedizioni e di leggere brani della Bibbia.
Oltre la morte
A Tokio, nel 2018, viene ideato un robot che prende le fattezze dei defunti, per permettere alle persone care di sopportare ed elaborare il lutto. Il programma si basa sulla registrazione della voce, dei tratti facciali e del comportamento.
Nel 2013, andava in onda la seconda stagione di Black Mirror. Nel primo episodio, Torna da me, Martha perde il suo fidanzato in un tragico incidente. Si affida, quindi, ad una nuova tecnologia che ricostruisce sia la personalità del defunto, attraverso i suoi social network e i post pubblicati, che l’aspetto fisico in un corpo sintetico.
Recente è, invece, la notizia di forte impatto emotivo, della mamma sudcoreana che si è sottoposta ad un esperimento di realtà virtuale per riabbracciare la figlia di 7 anni, morta a causa di una malattia. Questa tecnologia ha riprodotto fedelmente l’aspetto della bambina e, addirittura, la voce.
L’editing genetico
In un ipotetico futuro, gli individui sono geneticamente programmati per essere fisicamente perfetti. Questa è la trama di base di Gattaca – La porta dell’universo, film del 1997, diretto da Andrew Niccol.
Ottobre 2018: per la prima volta, in Cina, nascono due gemelle con il Dna modificato: attraverso un nuovo potente strumento in grado di riscrivere il codice genetico, l’obiettivo è stato quello di rendere il DNA resistente al virus Hiv.
I robot umanoidi
Tra le invenzioni tecnologiche previste da film, possiamo considerare anche l’avvento dei robot come camerieri in alcuni ristoranti. Oppure Pepper, il primo vero robot di compagnia: presentato nel 2014, sa interagire perfettamente con gli esseri umani, perché programmato per interpretare gli stati emotivi.
Viene da pensare a Io, Robot, del 2004, diretto da Alex Proyas, liberamente interpretato e ispirato all’omonima antologia dello scrittore di fantascienza Isaac Asimov. In questa Chicago del 2035 i robot sostituiscono gli umani in molte mansioni e sono usati soprattutto come assistenti domestici.
Il cervello computerizzato
Ancora Black Mirror. Nel terzo episodio della prima stagione, Ricordi pericolosi , diretto da Brian Welsh e scritto da Jesse Armstrong, la maggior parte delle persone ha impiantato un chip che registra tutto ciò che fanno, vedono e sentono. Il dispositivo consente, per esempio, la riproduzione dei ricordi davanti agli occhi del proprietario o su uno schermo.
Nel luglio 2019 Elon Musk ha svelato la sua idea di voler sviluppare un microchip per il cervello umano in grado di poter lottare contro malattie del cervello e paralisi, fino ad arrivare, poi a potenziare la memoria e le capacità di calcolo.
Film e serie tv hanno previsto queste invenzioni o la tecnologia si è ispirata proprio a queste idee immaginarie?
Gli sviluppi nel campo della tecnologia fanno parte del progresso dell’umanità. L’obiettivo è sempre quello di migliorare quanto più possibile la qualità della nostra vita . A volte, però, la linea di confine tra ciò che è utile e ciò che è giusto è sottile . Alcune nuove tecnologie hanno un bagaglio di risvolti eticamente discutibili.
Martina Bonanni