Quando si deve organizzare il funerale di un proprio caro, è necessario scegliere tra diversi tipi di sepoltura, ovvero l’inumazione, la tumulazione e la cremazione.
In alcuni casi, la persona lascia specifiche disposizioni testamentarie circa le modalità di svolgimento del proprio funerale oppure provvede ad acquistare il loculo, la bara, l’urna, nonché a pagare il funerale quando è ancora in vita.
Quando questo avviene, i parenti non devono fare altro che seguire le sue volontà o, nel caso in cui fosse già stato tutto predisposto, contattare l’agenzia funebre, la quale provvederà a seguire le indicazioni lasciate in vita dal defunto. Diversamente, dovranno provvedere all’organizzazione di tutto il funerale e decidere autonomamente a quale tipo di sepoltura ricorrere.
Questa influenzerà non solo la modalità di conservazione della salma o delle ceneri, ma anche i costi; per avere un’idea generale sull’argomento, leggi su Lastello la tabella dei costi per i funerali in Italia.
Che cos’è l’inumazione
Un tipo di sepoltura molto antico, legato alla tradizione, è l’inumazione, ossia la classica sepoltura nel terreno. Il termine deriva dal latino in-humus, il quale significa, per l’appunto, nella terra, nel suolo.
La salma non viene mai deposta direttamente nel terreno, ma viene calata nella fossa racchiusa all’interno di una bara di legno. Per accogliere la bara, la fossa deve avere una lunghezza massima pari a 2 metri e 20 e una profondità di circa 2 metri.
La permanenza minima della bara nel terreno è di 10 anni, ma in genere questo lasso di tempo è troppo breve perché avvenga la mineralizzazione e, per questo, è preferibile, laddove possibile, optare per un periodo più lungo.
Tra gli aspetti che possono rendere interessante questo tipo di sepoltura rientra la possibilità di acquistare bare in legno non troppo costose.
Tumulazione: di cosa si tratta
Diversamente dall’inumazione, la tumulazione consiste nel seppellire la salma all’interno di loculi ricavati in costruzioni murarie realizzate in mattoni o cemento, ma anche in tombe di famiglia o tombe sotterranee.
La durata minima della sepoltura è molto più lunga rispetto a quella prevista per l’inumazione; per la tumulazione, infatti, non si possono sottoscrivere contratti di durata generalmente inferiore ai 30 o 40 anni.
Nel caso della tumulazione è inoltre necessario acquistare bare doppie, composte da una parte esterna in legno e una cassa interna realizzata in zinco.
La cremazione: in cosa consiste
La terza tipologia di sepoltura è la cremazione, sempre più diffusa in Europa, Italia compresa.
Benché si tratti di una pratica molto antica, non è direttamente collegata alla religione cattolica e, per questo motivo, ha fatto fatica a insinuarsi nelle consuetudini del nostro Paese.
Per poter cremare una salma, è necessario ottenere l’autorizzazione, la quale viene rilasciata dall’Ufficiale di Stato Civile solo dopo l’accertamento delle volontà del defunto.
Queste devono esser state trasmesse tramite volontà testamentari, atto notarile, iscrizione presso un’associazione di cremazione oppure attraverso volontà verbale che andrà confermata dalla maggioranza dei parenti diretti.
Come per l’inumazione, anche per la cremazione è possibile utilizzare una semplice bara in legno, ma le ceneri dovranno essere sigillate all’interno di un’urna che, a seconda dei casi, potrà essere conservata in un loculo del cimitero o a casa di un parente. In alternativa e dopo l’ottenimento di specifiche autorizzazioni, è possibile disperdere le ceneri nella natura.