Oggi, per Ultima Voce, propongo un’intervista a tema economico fatta recentemente al Dottor Manlio Zuliani, Promotore Finanziario, collaboratore di Banca Widiba.
Dottor Zuliani parliamo della situazione economica italiana.
Quali sono le prospettive future per l’economia italiana, secondo Lei?
L’economia italiana sembra aver smesso di scendere, percentualmente parlando.
Si percepirà una vera crescita solo quando ci sarà un’aumento delle persone stabilmente occupate, con uno stipendio stabile e allineato al costo della vita, in sostanza occupazione di qualità.
Siamo ancora lontani dall’uscita dalla “crisi economica”?
Sì, certamente meglio di un’anno fa, ma di certo abbastanza lontani dall’essere fuori dalla crisi.
Tanti sono i giovani italiani che cercano lavoro all’estero.
L’idea di lavorare in Paesi economicamente piu’ stabili è veritiera e se sì quale attualmente Paese rispecchia questa verità?
I giovani italiani sono per la maggior parte ben preparati per il lavoro che cercano ma il sistema Italia frequentemente non li apprezza.
L’estero li valuta molto meglio dando loro prospettive di carriera e paghe allineate al costo di una vita dignitosa. Un esempio su tutti: i vicepresidenti per le attività europee delle banche americane sono spesso italiani. I Paesi dove, con impegno e dedizione, gli italiani possono aver maggiore successo sono Canada, Usa, Australia, Cina. Sono paesi in cui lo stato non si mette di traverso sul percorso di vita delle persone.
I flussi di immigrati quanto stanno influendo sull’economia globale?
Argomento complesso.
Dipende molto dal sistema paese che riceve l’immigrato. L’Italia è già in difficoltà con l’assistenza ai propri cittadini, la Germania ha surplus da poter impiegare, questo almeno prima del caso Volkwagen. In sintesi l’immigrato se è richiesto o desiderato dal sistema esconomico-sociale è certamente una risorsa. Se invece è solo desideroso di essere mantenuto nel paese del bengodi, diventa un costo spesso insopportabile per i cittadini già vessati dallo stato opprimente che non provvede loro nei momenti di difficoltà, vedi per esempio la disoccupazione.
A tal proposito, un Suo parere sul caso Volkswagen…
Probabilmente la Volkswagen si salverà dal fallimento. L’immagine, perlomeno in Usa, è distrutta. Sicuramente due tre anni di estrema difficoltà nelle vendite, ma se i tedeschi fanno veramente i tedeschi potrebbero uscirne più forti di prima. Del resto l’America è terra delle opportunità. Se ti incensi il capo di cenere sono capaci di darti di nuovo fiducia.
Intanto hanno licenziato il Ceo, l’amministratore delegato, molto americani in questo.
E’ un buon inizio, se poi gli negano la liquidazione ancora meglio, un’ottimo segnale.
Ma la liquidazione al Ceo l’hanno data e molto molto molto cospiqua.
Dottor Zuliani La ringrazio per la chiacchierata e, in ultimo, ci lascia un consiglio e un pensiero rassicurante per i nostri lettori?
Prima o poi la pioggia cessa e torna il sole.
Quando investite i vostri risparmi ascoltate il professionista che vi ascolta, non quello che ha già la soluzione buona per tutti.