Intervista in compagnia di Valter Zanardi!

La seguente è una piccola intervista che ho avuto il piacere di fare a Valter ZanardiValter Zanardi, un artista a 360° (nonché neurologo in pensione) che ho conosciuto parecchio tempo fa su Youtube. E’ stato abbastanza emozionante per me anche dato per il fatto che lo seguo – alcuni periodi costantemente, altri più sporadicamente data la mole enorme di video che ci regala – da parecchio tempo, credo addirittura si parli di anni (credo due).

 

 

 

Come ti sei avvicinato alla letteratura?

 

Forse è stata la letteratura ad avvicinarsi a me,almeno nel modo che l’ho frequentata negli ultimi anni. Cercavo storie da leggere ad alta voce e da raccontare e così ho cominciato a sfogliare tanti libri di autori diversi cercando i racconti o le pagine che più si prestavano ad essere lette o che più sentivo stilisticamente affini a me, quindi ho passato molti libri parecchi anche letti ma non solo di narrativa, anche poesia, saggistica e un po’ di filosofia e arte e anche teatro. Sono due cose diverse quella di leggere per sé e quella di leggere con l’attenzione rivolta ad altri,perchè devi cercare ciò che caratterizza un certo tipo di scrittura e una musicalità che il testo deve contenere, devi aver ben presente il clima che si respira in quel particolare libro e la specificità e il mondo di quello scrittore. Poi è ovvio c’è una evoluzione che ognuno di noi compie nella vita e che riguarda le letture che si fanno, come la musica che si ascolta, i film che si guardano, così come gli amici che si frequentano.

 

 

Come mai hai deciso di intraprendere questa tua esperienza su YouTube?

 

Vedi ho fatto parecchie esperienze nella mia vita. Ho cominciato ad usare il PC già dal 1985 quando avevo un Sinclair 64 che forse non sapete più cos’è e si programmava in Basic, poi lo usavo per lavoro e allora ci si poneva il problema di cosa si sarebbe potuto fare. Poi è arrivata la rete, sono comparse le chat, allora anche di gruppo come quella di Yahoo e poi i blog e poi i programmi con i quali i cominciavano a scambiare musica e altro.. così ho cominciato a fare un blog con “libero”, quindi mi è capitato di fare radio per un paio d’anni,una radio in cui si interloquiva con il pubblico che telefonava direttamente senza filtri in radio. Ad un certo punto mi sono stancato della radio dove non c’era una redazione che ti aiutasse a costruire il programma e a invitare gli ospiti e ho pensato che se dovevo fare da solo era meglio se mi organizzavo un canale su YT che nel frattempo cominciava a crescere (YT) era sette anni fa. E allora ho abbandonato il blog per fare YT senza una direzione precisa, facendo un po’ tante cose in maniera dispersiva, mi serviva a anche per postare dei brani che riprendevo a suonare, tanto per fissarli, visto che alla mia età poi si dimentica. E poi mi riusciva più facile parlare che scrivere e mi è sempre piaciuto raccontare storie, lo facevo coi i miei digli da piccoli. Ecco che sono arrivato a YT ed ho continuato…poi se non ci si scoraggia ad un certo punto qualcuno si accorge di quello che fai, sempre se fai delle cose che hanno un senso.

 

 

Noto in te molta abilità nel leggere, hai frequentato qualche scuola o corso specializzati o è tutta esperienza personale?

 

Soprattutto un lavoro personale, a parte un paio di laboratori teatrali e pochi lavori teatrali. Ma il lavoro è fatto per lo più con una ricerca delle assonanze tra parola e musica, tra andamento della frase musicale e della prosa, pause, accenti, respiri.

 

 

Quale è il tuo approccio di fronte ad un nuovo testo da leggere per un tuo video e che magari è nuovo anche a te?

 

La scelta….vado molto ad intuito,a volte l’incontro è casuale, poi ci sono i classici, quelli già letti in passato e quelli tra i quali cercare, poi cerco tra autori meno noti ma riconosciuti, tra chi sperimenta modi di scrittura o stili. Molti libri si incontrano poi casualmente, molti ne scorro per capire dalle prime pagine se mi incuriosiscono.  Mi piacciono poi i testi scritti in forma di monologo.  Di solito leggo e registro a prima vista, sarebbe molto complicato fare altrimenti per testi lunghissimi come i fratelli Karamazov.

 

 

Noto che spesso carichi parecchi video al giorno, quanto tempo passi quotidianamente impegnato per essi?

 

Passo parecchio tempo, molte ore. Ma il lavoro non è tanto quello di leggere quanto poi quello di sistemare quanto si è letto, correzione, pulizia messa a punto dell’audio, renderizzazione e caricamento… bisogna farsi tutto da soli e poi di ordinare un po’ il materiale e tenere a punto il PC quando il materiale si accumula. E comunque non ho fatto solo video di letture, ho fatto un po’ di tutto, video d’arte, parodie piccoli film, ho un blog di fotografia, un canale dove ho postato forse 500 video di pianoforte e quindi dedico molto tempo, ma riesco a fare anche altre cose che non stare solo al PC, coordino un gruppo di lettura in biblioteca, dirigo un piccolo coro polifonico, stiamo preparando un lavoro teatrale e seguo le altre faccende della vita. Comunque per fare queste cose bisogna dedicarci tempo, ma c’è anche da dire che se si lavora con continuità e costanza si riesce a produrre molto.

 

 

Conosci qualche contemporaneo – conosciuto o meno – che secondo te merita attenzione? Più che altro mi riferisco alla letteratura ma se vuoi estendere la domanda sei libero di farlo.

 

Tra i giovani contemporanei come poeta (ma anche come film maker) apprezzo Ricardo Farina.

 

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