Quando ero bambino io a volte la mia babysitter per farmi stare buono era la televisione. La televisione versione tata si è trasformata in internet e più precisamente nei videogiochi. Vedendo la video intervista del Corriere della Sera hai pazienti del primo centro italiano specializzato nella cura di adolescenti che presentano ritiro sociale, dipendenza da internet e psicopatologie legate al cyberbullismo che si trova al Gemelli di Roma, credo che la faccenda sia sfuggita un po’ di mano. Ora non sto dando assolutamente tutta la colpa hai genitori, ma ascoltando le parole di questi ragazzi si intuisce che una buona parte della colpa possa essere attribuita a loro. Il problema più grande di queste dipendenze è che ti rendono molto social e poco sociali, ti estraniano completamente dal mondo che ti circonda e ti fanno credere che il mondo fittizio del web sia la realtà.
La cosa che più mi ha sconvolto è stata la dichiarazione di uno di questi ragazzi che diceva che la mancanza di amicizie, affetto e di ragazze lo hanno trascinato sempre di più in basso in questo abisso di solitudine. L’adolescenza e tutto quello che comporta (sbagli, avventure, esperienze) è stata saltata per alimentare l’unica cosa che si crede sia importante. Dalle testimonianze delle giornate infernali di questi ragazzi ( sveglia alle 14 gioco fino alle 20, cena e poi gioco fino alle 5) si intuisce come questo influisca sull’allontanamento dalla cultura, all’abbandonare la scuola, a mettere in secondo piano persino l’igiene personale. Infilarsi in questi giochi senza fine ti porta a giocare sempre di più, internet è diventato un pozzo senza fondo impossibile da esplorare tutto e per questo piacevole perché ti permettere di non fare sempre la stessa cosa rimanendo comunque legato ad una sedia con gli occhi fissi sul monitor.
Questo reparto specializzato del Gemelli di Roma cerca di ripescare dal baratro questi ragazzi asociali che stanno rovinando la loro vita per una cosa irreale, a volte piacevole se presa nella sua dimensione giusta ciò come passatempo. Passatempo vuol dire che sono utili a passare il tempo che altrimenti sarebbe inutilizzato, anche se non credo ci siano realmente momenti che possano essere considerati tali. Il ritiro sociale non è assolutamente contemplato nel genere umano, vivere per una macchina non è pensabile. Non minimizzate la cosa credendo che sia solo frutto del mondo che si sta sempre più tecnologizzando, aiutate coloro che sono rimasti intrappolati in questa tecnologia. La dipendenza da internet è la droga del nuovo millennio e chi ci entra ha bisogno di aiuto.