La pubblicazione delle intercettazioni telefoniche (qui il link dell’articolo) tra Matteo Renzi e Tiziano Renzi stanno portando alla ribalta molto più di quanto pensiamo. Secondo il Partito Democratico è in corso un attacco cospirativo verso tutto il centro sinistra. Secondo Matteo Orfini (addirittura) la questione si sarebbe spinta oltre il semplice attacco alla forza politica di maggioranza del paese
“Qui c’è qualcosa di più profondo dell’aggressione al Pd e al suo segretario. Qui c’è qualcosa che riguarda il funzionamento della democrazia italiana e che dovrebbe allarmare tutti quanti. Un attacco alla democrazia
Quanto detto fa anche riferimento alla fuoriuscita incontrollata di notizie, i timori dei “renziani” parlano di un secondo fine a tutto ciò. Secondo i suoi sostenitori: il rischio che questa incontrollata fuga di notizie possa essere stata concepita per impedire il ritorno di Renzi nella scena politica nazionale (attraverso le prossime elezioni) è molto concreto.
Intercettazioni: Matteo Renzi risponde
Cosa c’è di vero e cosa c’è di falso ancora non lo sappiamo, ciononostante penso sia utile riportare le parole del diretto interessato
Ricapitolando.
1. Le intercettazioni sono illegittime.
2. Vengono pubblicate violando la legge.
3. Emerge un quadro in cui un figlio dice al padre “Devi dire la verità”. E il padre risponde dicendo “Quella che ti sto dicendo è la verità, devi credermi.”
A fronte di questo qual è il pezzo forte oggi sullo scandalo Consip? Un’intervista a mia nonna Anna Maria, meravigliosa donna buona e generosa di 87 anni, cui viene spiegato che suo figlio e suo nipote hanno litigato. Io sono molto fiero delle mie nonne, due tra le persone più belle che ho incontrato nella mia vita. Ma posso fare un appello per lasciare in pace almeno loro? Almeno le nonne, dai.
Buona giornata a tutti, amici.
C’è un sole splendido, oggi, godetevelo se potete!
L’appello dell’ex presidente sembra moto chiaro, la questione si sta spingendo oltre il semplice caso Consip. A volte quando si è famosi le questioni che ti riguardano possono ingigantirsi fino a toccare persone che non c’entrano nulla.
La magistratura non è in lotta contro le forze politiche
Nonostante il rilevante caso politico la magistratura cerca di rimanere nel suo campo d’azione. Il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri esclude ogni sorta di conflitto di interessi nel sistema giudiziario
Non esiste una guerra tra magistratura e politica o tra magistratura e polizia giudiziaria. Ognuno risponde delle proprie azioni. Ci sono tre o quattro che possono essere infedeli e quindi creano danni di credibilità
Giorgio Napolitano: Ipocrisia su intercettazioni
Secondo l’ex presidente della repubblica è molto strano che solo ora si parli con così tanta energia del caso intercettazioni
Tutti adesso gridano contro l’abuso ma è un’ipocrisia paurosa. Io personalmente ho messo il dito in questa piaga e non c’è mai stata una manifestazione di volontà politica e la vicenda si trascina in modo intollerabile
Appare molto chiaro che il caso Consip abbia portato alla luce molti problemi rimasti irrisolti. Non è la prima volta che la magistratura diventa bersaglio di critiche ed idee faziose (che spaziano anche nel complottismo). Sono passati pochi anni da quando Silvio Berlusconi accusò la magistratura di considerarlo come un nemico. L’ex cavaliere fece perno sulla falsa convinzione che tutti i magistrati che lo processavano fossero comunisti. Cosa succederà in futuro?
A breve futuri aggiornamenti.
MARCO GALLETTI