La matematica le intelligenze artificiali entrano nel mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento. Tre ricercatori della School of Mathematical Sciences presso la Queen Mary University of London pubblicano un articolo presso la rivista scientifica “Nature Communications”, in cui spiegano che è possibile prevedere il successo (o meno) di un attore.
È stato costruito un sistema di intelligenza artificiale ed istruito a partire dall’immensa mole di dati presente nel IMDb (“Internet Movie Database”), che raccoglie informazioni sui film e sugli attori, dagli albori del cinema risalenti al 1888 fino al 2016: attualmente sono stati acquisiti i profili di oltre un milione e mezzo di attori e novecento mila attrici. Grazie ai dati raccolti nel IMDb l’intelligenza artificiale è in grado di prevedere la carriera di un attore, o un’attrice con una precisione dell’85%.
– Risvolti nel mondo dello spettacolo
L’analisi arriva a mostrare che quasi il 70% degli attori e delle attrici ha una carriera che inizia e finisce nello stesso anno; oppure mostra la percentuale di disoccupazione nel mondo del cinema e delle serie TV, che raggiunge il 90%. Il numero di attori che riesce a guadagnarsi da vivere con questo lavoro è bassissimo (si parla di circa il 2%), perché il successo e la produttività sono maggiormente legati ad una disponibilità economica invece che al talento artistico, perciò “rich-get-richer”.
Monitorando le opportunità lavorative che l’attore riceve, l’i.a. è capace di individuare il cosiddetto “annus mirabilis”, ovvero l’anno in cui si raggiunge la massima produttività artistica. Molto spesso l’annus mirabilis si manifesta all’inizio della carriera artistica, preceduto da chiari segnali che ne anticipano la venuta (come ad esempio l’aumento di fama o di ingaggi in film o serie TV).
– Esiti Futuri
Attualmente l’utilizzo dell’i.a. sta suscitando molto scalpore, poichè mostra difetti e problematiche del mondo dello spettacolo contemporaneo. Allo stesso tempo sceneggiatori si stanno mettendo in contatto con i ricercatori londinesi per produrre un film servendosi di questa nuova tecnologia. L’entrata in scena dell’i.a. perciò permette da una parte una riflessione sul mondo dello spettacolo e dall’altra può invitare gli attori a ricercare costantemente la loro massima espressione artistica, consapevoli del fatto che il talento non è un fattore soggetto ad un mero calcolo matematico.
Jacopo Senni