L’intelligenza virtuale è ovunque, soprattutto al Ces. Non solo nel settore elettronico ma anche in quello domestico. Perfino nelle lavatrici. Proprio per “colpa” di quest’ultime il piccolo CloI fa una brutta figura.
In diretta streaming, davanti a una platea di giornalisti di mezzo mondo, l’assistente robotico della coreana LG si blocca. A CloI era stato chiesto di “informarsi” sul tempo che mancava al ciclo di lavaggio di una lavatrice. Ma il robot fa scena muta.
CloI fa quindi flop proprio il giorno del suo “debutto in società”, proprio come il decimo melafonino di casa Apple qualche mese fa. David VanderWaal, vice presidente del marketing LG Electronics USA, ironizza dicendo che il robottino è arrabbiato.
La scelta di LG
Poche settimane fa, LG, aveva dichiarato di voler orientare l’offerta dei propri prodotti sull’intelligenza artificiale. Ha mantenuto la promessa presentando al Ces il nuovo brand: Lg ThinQ Kitchen Solution. Sotto questo nome finiranno i prodotti della società dotati di intelligenza artificiale. Ossia tutti.
La società coreana, infatti, ha deciso di dotare di Wi-Fi tutti gli elettrodomestici che produrrà nel 2018. La linea è stata presentata al Ces tramite quattro elettrodomestici (di fascia alta). Forno, lavastoviglie, frigorifero e il “povero” maggiordomo CloI.
Ryu Hye-jung, ideatore della “smart solution business division” di LG, prima del Ces, aveva dichiarato:
Vogliamo espandere il nostro portfolio di robot per portare sempre più innovazione e comodità nella vita dei consumatori. Continueremo a sviluppare robot con applicazioni per la casa e per il business cercando sempre nuove opportunità per contribuire l’avanzamento dell’industria robotica.
Forse non avrebbe usato le stesse parole con il senno del poi, però va detto che LG è stata l’unica compagnia a metterci la faccia. Altre società, come Samsung e Sony, hanno evitato di portare robot sul palco pur presentando prodotti con intelligenza artificiale.
Non si finisce mai d’imparare
Ha spiegato la compagnia facendo riferimento alle abilità dell’intelligenza artificiale di apprendere con il tempo.
La scommessa italiana
Noi puntiamo tutto sul robottino ideato da un team italiano: Iooota. In questo caso l’assistente virtuale è un’app, usata per gestire i dispositivi smart presenti in casa. Il suo nome, lo stesso della tuta di Iron Man e dell’assistente virtuale di Zuckerberg, dovrebbe portare fortuna. Forza Jarvis, siamo tutti con te.
Elena Carletti