L’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulla politica

Intelligenza Artificiale e politica brevi pause

Michele Marsonet

Prorettore alle Relazioni Internazionali dell’Università di Genova, docente di Filosofia della scienza e Metodologia delle scienze umane


Intelligenza Artificiale e politica: l’IA può condizionare le elezioni in Europa e America? Analisti e commentatori temono di sì, data la proliferazione di video falsi che coinvolgono leader politici. L’IA, pur considerata un progresso tecnologico, rappresenta un rischio serio per le elezioni. Hacker al servizio di potenze totalitarie sfruttano l’IA per seminare caos nelle democrazie. La creazione di contenuti falsi è diventata semplice, minacciando la volontà popolare. È urgente un accordo globale sull’uso dell’IA per proteggere l’integrità elettorale.


L’Intelligenza Artificiale può condizionare lo svolgimento delle tante tornate elettorali che attendono, in pochi mesi, Europa e America? Le opinioni al riguardo sono discordanti, ma molti analisti e commentatori propendono per il sì. E si capisce il perché.

Negli ultimi tempi abbiamo assistito a una sorta di alluvione di filmati fasulli, ma diventati ben presto virali, che hanno coinvolto tra gli altri la presidente della Moldavia Maia Sandu, il leader laburista britannico Keir Starmer, e persino una candidata al parlamento dell’Ulster che ha scoperto, suo malgrado, di essere protagonista di un filmato porno.

Dunque l’Intelligenza Artificiale, pur ammirata ed esaltata da molti scienziati che la giudicano un passo avanti fondamentale del progresso tecnologico, pone rischi molto seri per l’ordinato svolgimento delle elezioni nelle nazioni dell’Occidente. Anche perché gli hacker al servizio delle potenze totalitarie lavorano alacremente per fomentare il caos – del resto già esistente – nelle democrazie liberali.

Il problema principale è capire come le suddette democrazie possono mettersi al riparo in questa guerra ibrida, non dichiarata ma reale, che finora le ha costrette ad adottare un atteggiamento difensivo il quale molto spesso non risulta affatto vincente.  Le elezioni nel tempo dell’Intelligenza Artificiale diventano pertanto più complicate del solito, al punto di far temere che i risultati elettorali possano essere manipolati su grande scala, falsando la volontà popolare e proclamando vincitori falsi.

In passato, per produrre contenuti fasulli ma credibili, erano necessarie risorse e competenze che pochi possedevano. L’avvento dell’IA ha reso tutto più semplice. Sono sufficienti una fotografia e la registrazione della voce di una persona per costruire un filmato in cui si può far dire a tutti qualsiasi cosa. E, quando vengono messi in Rete, questi filmati sembrano del tutto autentici.

Anche la “cybersecurity” ha fatto notevoli progressi. Non tali, tuttavia, da impedire che i falsi circolino in abbondanza e convincano gli elettori meno smaliziati. Occorrerebbe, a questo punto, un accordo mondiale sull’uso dell’Intelligenza Artificiale, sotto la supervisione di un organismo sovranazionale. Per quanto sia uno strumento sofisticato dal punto di vista tecnico, l’Intelligenza Artificiale sfrutta a piene mani l’impulsività degli utenti dei social network. Oppure, per dirla in altri termini, i falsi si nutrono della dimensione emotiva della comunicazione, che è parte integrante della natura degli esseri umani. E’ quindi importante che si adottino misure efficaci per limitare i danni.

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