Gli episodi di bullismo da parte degli studenti nei confronti dei propri insegnanti sono così numerosi che ormai è difficile tenerne il conto, ma l’ultimo caso di insulti contro un docente è anche più grave del solito, vi starete chiedendo: “Come mai”? Perché la vittima è un professore gay.
Bullismo omofobo in una scuola di Imola
Teatro di questa vergognosa vicenda è una scuola superiore di Imola, in provincia di Bologna. Contro il professore omosessuale gli studenti hanno pronunciato insulti omofobi e hanno anche disegnato sulla lavagna frasi corredate di membri virili, l’ultimo di questi episodi risale al 16 maggio scorso. Questi atteggiamenti disgustosi vanno avanti dall’inizio dell’anno scolastico che sta ora volgendo al termine. A denunciare l’accaduto è stato un amico del professore gay, anch’egli insegnante. Ha scritto una lettera a Gaynews.it, sito che si occupa di tematiche e diritti LGBT, il cui direttore è Franco Grillini. Nella lettera viene detto chiaramente che la lavagna era adoperata per scrivere insulti omofobi
“con riferimenti espliciti non solo alla sua omosessualità, ma anche alla mia. E, questo, per il solo fatto che siamo amici e spesso usciamo insieme per Imola”.
La denuncia e la sospensione
Giustamente siamo ancora ai tempi in cui se esci con qualcuno sei il suo fidanzato o la sua fidanzata e se sei gay ed esci con qualcuno del tuo stesso sesso, allora anche lui è gay e voi due siete fidanzati. Bel ragionamento, una logica inattaccabile. Ma, tornando alla denuncia, ad aggravare ulteriormente la situazione ci sarebbe anche la posizione della preside della scuola superiore, Vanna Monducci, che, pur essendo a conoscenza degli insulti omofobi contro il professore gay, non ha fatto nulla. Addirittura, avrebbe anche cancellato dal registro elettronico le note che il docente scriveva, riportando le offese da lui subìte.
Il legale del docente bullizzato ha precisato riguardo all’ultimo degli insulti omofobi che:
“La nota poi è stata modificata dalla vicepreside, scrivendo che le parole erano ingiuriose, mentre in realtà erano omofobe”.
Il suo amico ha scritto a Gaynews.it:
“È tutto l’anno che si ripetono questi episodi. Sono sconcertato per la censura e il totale silenzio della dirigente in merito a questi fatti di omofobia, che mi riguardano in prima persona visto che nella sua scuola sono stato diffamato verbalmente e per iscritto”.
Dunque la preside e la vicepreside sarebbero conniventi nei confronti degli alunni e si sarebbero rese complici di tali deprecabili comportamenti, avallandoli con il loro mancato intervento. Ma la denuncia a Gaynews.it ha sortito il suo effetto, difatti ieri l’ufficio scolastico regionale ha dichiarato che i colpevoli sono stati identificati: si tratta di quattro ragazzi di prima superiore che hanno ricevuto come punizione delle sospensioni tra i 7 e i 14 giorni. A stabilirlo è stato il consiglio d’istituto straordinario, riunitosi appositamente per discutere dell’accaduto. Non solo, ad essere sospesa è stata l’intera classe per la durata di tre giorni, in quanto i compagni dei colpevoli non avevano voluto rivelarne i nomi, “per omertà, perché nessuno si era voluto assumere la responsabilità“.
La replica della preside
Il professore gay vittima di questi orrendi episodi ha sporto denuncia contro i colpevoli. Ma la dirigente scolastica ha cercato di ‘sminuire’ la gravità dell’accaduto, anche in vista delle prossime elezioni che si terranno il 10 giugno ad Imola. La preside vuole evitare strumentalizzazioni politiche e ha liquidato la faccenda dicendo:
“Sono minorenni, se questa cosa finisse in tempi brevi sarebbe meglio. La cosa migliore sarebbe il silenzio. Gli alunni penso che abbiano capito il messaggio. Non so se con l’insegnante si sono scusati tutti, ma di certo i genitori hanno capito”.
Cara Preside, la scuola e la famiglia formano gli adulti di domani, non solo dal punto di vista didattico, ma anche e soprattutto personale. Se lei e la vicepreside modificate e cancellate le note riguardanti atti gravissimi e intollerabili, facendoli passare per bullismo e basta, quando si tratta invece di bullismo omofobo forse anche lei e la vicepreside siete in una qualche misura omofobe. E se pensa che cancellare e modificare delle note siano il giusto modo di trasmettere dei valori civili negli uomini e nelle donne del futuro, allora forse è il caso che rifletta sui suoi concetti di scuola e di insegnamento. Chiamiamo le cose col loro nome: gay, lesbica, omosessuale e omofobo non sono parolacce né tantomeno sono volgari; sono gli insulti nei confronti di persone omosessuali ad essere volgari e andrebbero condannati sempre e comunque.
Carmen Morello