Insetti alghe e meduse, ossia i “novel food” saranno il cibo del futuro? È probabile, quello che invece è certo è che Il Ministero della Salute dichiara il suo divieto.
Insetti e “novel food”
Il 1° gennaio 2018 è entrato in vigore il Regolamento UE del 25/11/2015 sui “novel food”. In alcuni Paesi europei è già possibile trovare in commercio alimenti come insetti. Questo in regime di tolleranza ovvero in attesa che vengano ufficialmente autorizzati.
Una circolare dell’8 gennaio del Ministero della Salute, tuttavia, dichiara il suo divieto in Italia.
Al momento nessuna specie di insetti (o suoi derivati) è autorizzata a scopo alimentare in Italia
La stessa circolare, comunque, non chiude le porte, stabilendo che:
potrà essere consentita solo quando sarà rilasciata a livello UE una specifica autorizzazione in applicazione del regolamento
L’autorizzazione di un “novel food”, quindi, dovrà essere richiesta alla Commissione europea. La Commissione, a sua volta, dovrà seguire le linee guida pubblicate dall’EFSA (Federazione Europea per la Sicurezza Alimentare). La Federazione, comunque, non è così contraria in quanto considera questi alimenti ricchi di proteine e ecosostenibili.
Ad appoggiare l’introduzione degli insetti come cibo nelle nostre tavole c’è la FAO. Secondo l’Ente, infatti, quelli commestibili (circa 1900) sono già presenti nelle tavole di una novantina di paesi del globo. La stessa FAO, inoltre, vede i “novel foof” come un’opportunità volta a sfamare le persone di tutto il mondo.
I precedenti
L’Italia non ha mai gradito gli insetti, all’Expo di Milano, il padiglione del Belgio vide bloccare una sua iniziativa. La Asl, infatti, gli vietò la proposta di proporre cavallette fritte ai visitatori. Nel mentre, il padiglione dell’Unione Europea presentava il “Libro bianco sugli insetti commestibili”.
I problemi
L’introduzione di insetti nei nostri menù presenta diversi problemi. Tra i primi c’è la salute dei consumatori, i nuovi cibi dovranno essere controllati a fondo per la sicurezza alimentare. Soprattutto se la materia prima arriva da paesi come Cina e Thailandia.
L’Efsa comunque specifica che la qualità dei nuovi alimenti sarà continuamente monitorata, anche se rimangono perplessità su parecchi punti. Non è stata ancora fornita, per esempio, una chiara documentazione sull’uso di antibiotici, necessari anche in questi allevamenti.
La Federazione, inoltre, stabilisce che i nuovi alimenti dovranno essere nutriti con mangimi autorizzati. Quali sono?
Gli allevamenti in Italia
Se pensate che questa sia solo una moda vi sbagliate. Decine di allevatori, infatti, hanno deciso di specializzarsi sul cibo del futuro. Gli allevamenti si concentrano tra il Nord- Est e l’Emilia Romagna. Luigi Ruggeri, allevatore di Microvita, precisa che la produzione di insetti come cibo è una realtà:
Devono ancora arrivare le linee guida, ma i permessi e le licenze ci sono. Potremo allevare solo insetti edibili inseriti nell’elenco.
Non sembra poi così lontana la possibilità di avere insetti a tavola.
Elena Carletti