Batman, Superman, l’Uomo Ragno e gli eroi dei fumetti non sarebbero altro che criminali che inquinano senza ritegno. Proprio questo è il messaggio di Miles Traer, geologo e “pop scientist” americano, che dice:
Basta salvare il pianeta! Piuttosto guardate quanto state inquinando!
Naturalmente è uno scherzo. Lo scienziato vuole infatti, utilizzando i superpoteri degli eroi dei comics americani, farci capire come con i nostri comportamenti siamo produttori di emissioni da gas serra.
Una impronta particolare
Lo strumento utilizzato è l’“impronta di carbonio”, un parametro che stima l’inquinamento da emissioni di gas serra espresso in libbre di CO2 equivalente. Il geologo della Stanford University ha quindi paragonato i superpoteri a tipiche azioni umane come usare il computer, guidare la macchina oppure semplicemente mangiare.
Nove sono i supereroi messi alla berlina: Superman, Batman, Iron Man, Firebird, Oracle, Jessica Jones,Swamp Thing (Il mostro della Palude), Flash e Spiderman.
L’impronta di carbonio di Batman, contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, è data dall’utilizzo dei computer con 3.733,468 libbre di CO2. Con ciò che spende Bruce Wayne per essere Batman si potrebbero compensare le emissioni degli abitanti del centro di Chicago!
Ancora, per alimentare i suoi poteri (genera fiamme, calore e vola), Firebird consuma 44.752,320 libbre di CO2. Praticamente come se bruciasse 15 camion di carbone ogni ora.
Spiderman per produrre le sue ragnatele “spende” 49.879,863 libbre di CO2. Sostanzialmente, utilizzando la tecnologia esistente per alimentare i nano tubi lancia-ragnatele, impiega elettricità sufficiente per almeno 8.500 case.
Flash si sposta alla velocità della luce e per farlo “brucia” 3.070,716 libbre di CO2, mangiando però solo burro di noccioline.
Chi inquina di più?
La palma del peggior produttore di gas serra va a Oracle, alias Barbara Gordon, che utilizza potenti computer che aumentano i gas serra di 1.320,926,006 libbre.
E poi ci sono tutti gli accessori e strumenti utilizzati che vanno a incrementare queste cifre.
Insomma, un divertissement che Traer usa per comunicare scienza e consapevolezza. In questo modo vuole far capire che anche noi possiamo fare qualcosa per limitare l’inquinamento.
Alla fine dei giochi rimane comunque un messaggio: affrancarci dalla dipendenza dei carburanti fossili cercando di usare meno elettricità possibile.
La scienza aiuta a riflettere e può farlo anche in modo divertente.
Alessandro Desogus