Inizia l’era del nucleare in Rwanda

nucleare in Rwanda

Inizia l’era del nucleare in Rwanda con la firma dell’accordo storico tra il governo rwandese e Dual Fluid Energy, una società canadese-tedesca specializzata in tecnologie nucleari avanzate.

Il governo rwandese ha siglato un accordo di collaborazione con Dual Fluid Energy, una società con sede in Canada e Germania specializzata nell’energia nucleare, per sviluppare un reattore nucleare di ultima generazione nel cuore dell’Africa. L’accordo, che ha destato notevole attenzione internazionale, rappresenta un passo audace verso un nuovo futuro energetico per il Ruanda.

Il reattore nucleare, noto come “Dual Fluid”, sarà il risultato della sinergia tra il Ruanda, che fornirà il sito e l’infrastruttura necessari, e Dual Fluid Energy, che si occuperà dell’implementazione tecnica del progetto. Secondo le previsioni, il reattore sarà operativo entro il 2026, con ulteriori test e ottimizzazioni pianificati fino al 2028.

Il Rwanda ha dimostrato ambizioni significative nel settore dell’energia nucleare, cercando di diversificare il suo mix energetico per soddisfare la crescente domanda di energia della popolazione, stimolare lo sviluppo industriale e costruire un’economia resistente ai cambiamenti climatici. L’energia nucleare è stata vista come un’opzione promettente per raggiungere questi obiettivi, ma solo a condizione che siano garantite la sicurezza e la gestione responsabile dei rifiuti radioattivi.

Fidel Ndahayo (immagine in copertina), amministratore delegato del Rwanda Atomic Energy Board (Raeb), ha sottolineato che il reattore Dual Fluid si distingue per le sue caratteristiche di progettazione di sicurezza, che lo rendono praticamente immune da incidenti nucleari. Questa promettente tecnologia è stata sviluppata per minimizzare la produzione di rifiuti radioattivi, garantendo allo stesso tempo una gestione sicura in conformità con gli standard internazionali.


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Uno degli aspetti più affascinanti del progetto è la tecnologia innovativa di fissione nucleare proposta da Dual Fluid Energy. Questa si basa su un sistema di combustibile liquido e refrigerante a base di piombo, che offre prestazioni notevolmente superiori rispetto alle tecnologie nucleari tradizionali. Questa nuova generazione di reattori sarà in grado di generare elettricità, idrogeno e combustibili sintetici a costi inferiori rispetto ai combustibili fossili, contribuendo significativamente alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.

Götz Ruprecht, amministratore delegato di Dual Fluid Energy, ha espresso fiducia nel partenariato con il Ruanda, considerandolo “la prima realizzazione della nostra tecnologia innovativa“. Questo accordo offre opportunità senza precedenti per dimostrare l’efficacia della tecnologia Dual Fluid in un contesto del mondo reale e potrebbe aprire la strada a ulteriori collaborazioni internazionali nel settore dell’energia nucleare avanzata.

L’accordo tra il governo rwandese e Dual Fluid Energy rappresenta un passo audace per il Ruanda. Con un reattore nucleare di ultima generazione in programma per essere operativo entro il 2026, il Paese africano sta dimostrando il suo impegno a soddisfare la crescente domanda di energia, stimolare lo sviluppo industriale e contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici attraverso tecnologie all’avanguardia. Dual Fluid Energy, d’altra parte, vede in questo partenariato un’opportunità per dimostrare il potenziale rivoluzionario della sua tecnologia di fissione nucleare liquida. Resta da vedere come questo accordo contribuirà a modellare il futuro dell’energia nucleare in Africa e nel mondo intero.

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