Da nord a sud, l’India ospita culture differenti che si incontrano mescolandosi e contrastandosi, in quello che è un grande mosaico di luoghi e tradizioni.
Ad oggi, si tratta del terzo Paese al mondo per velocità dello sviluppo dell’industria turistica.
Per conoscere le bellezze di questo Paese, è sufficiente ottenere un visto per l’India.
Holi Festival: l’evento più importante dell’India
Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, in India, si tiene una delle festività più importanti: l’Holi Festival.
Tradizionalmente, l’Holi Festival è un evento religioso legato al culto induista.
La ricorrenza non ha una data precisa, in quanto coincide con la prima luna piena di Marzo.
Infatti, durante l’Holi Festival, si celebrano la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, simboleggiando il trionfo del bene sul male.
Secondo la tradizione, la notte prima della luna piena si accende un falò che rimarrà accesso fino al plenilunio. In questa pira, i partecipanti ripongono simbolicamente tutti i dolori, i dispiaceri e le afflizioni.
La notte seguente, le persone si riversano per strada dando inizio a canti e balli per tutto il resto della giornata.
La particolarità, che rende il Festival celebre in tutto il mondo, è che i partecipanti vengono ricoperti di gulal: un misto di polveri colorate che possono essere mischiate con l’acqua per creare un vero e proprio arcobaleno.
Per la popolazione indiana, la pira dell’Holi Festival ha un valore fortemente simbolico.
Durante i festeggiamenti, un recipiente di semi di orzo del nuovo raccolto viene posto sotto al falò e, una volta tostati, i semi vengono mangiati. Osservando la forma delle fiamme e la tostatura dei semi, inoltre, vengono formulate previsioni per i raccolti futuri.
Infine, al termine della festa, le persone possono portare con sé alcuni tizzoni ardenti per accendere il fuoco di casa. Le ceneri vengono poi conservate come portafortuna per il resto dell’anno.
Per le strade delle città in festa è possibile assaggiare dolci e bevande della tradizione.
Ad esempio, il bhang, una bevanda a base di latte, mandorle, spezie e foglie di marijuana. O il thandai, con latte, zucchero, mandorle tritate, semi di melone, finocchio, cardamomo e papavero, pepe, zafferano, petali di rosa e cannabis.
Tra i dolci c’è, invece, il Shakkar Pare: un impasto fritto e inzuppato in sciroppo di zucchero.
L’Holi Festival si festeggia in tutta l’India.
Particolarmente coinvolgenti sono i festeggiamenti nell’area del “Triangolo d’Oro”, situato a nord, che comprende le città di Dehli, Jaipur e Agra.
A sud, invece, l’evento è più tradizionale e legato al sentimento religioso, con grandi cerimonie nei templi induisti.
Viaggiare in India: visto e indicazioni
L’Holi Festival è solo una delle tante mete che, ogni anno, attirano migliaia di turisti da tutto il mondo.
Ma, per entrare nel Paese, è necessario possedere un visto per l’India.
Esistono tre tipi di visto elettronico:
- E-Tourist, per i turisti
- E-Business, per i viaggiatori d’affari
- E-Medical, per chi viaggia per necessità mediche
Per vivere, studiare, o lavorare in India, invece, è necessario un visto fisico apposto sul passaporto da un dipendente consolare.
Per poter richiedere un visto turistico è necessario soddisfare alcuni requisiti.
Innanzitutto, il passaporto deve essere valido e possedere almeno due pagine vuote.
Inoltre, bisogna indicare un indirizzo di soggiorno nel Paese e dimostrare di avere i soldi che sono stati dichiarati.
Durante il soggiorno non è possibile fare volontariato, iscriversi a corsi o iniziare attività lavorative.
Il visto per l’india permette di soggiornare nel Paese per 30 giorni, e ha un costo totale di 49.95 euro (spese consolari, costi di servizio, IVA e costi di transazione inclusi).
Una volta compilato il modulo di richiesta ed effettuato il pagamento, il visto sarà consegnato entro una settimana.
Dopo aver ottenuto il visto, è necessario munirsi anche di “libretto giallo”.
In India, come in molti Paesi dell’Africa o del Sud America, è infatti presente la febbre gialla. Per recarsi nel Paese, quindi, è obbligatorio mostrare il passaporto vaccinale.
I medici raccomandano anche altre vaccinazioni (non obbligatorie) prima di partire per l’India. Tra queste: l’epatite A e B, il tifo, la tubercolosi, la difterite, la polio e l’antitetanica.