Le tecnologie digitali non solo stanno cambiando il modo in cui comunichiamo, ma influenzano anche la nostra salute mentale. Un’indagine condotta da Telefono Azzurro con il supporto di Bva Doxa su 800 ragazzi tra i 12 e i 18 anni rivela preoccupazioni per quanto riguarda la salute mentale dei giovani.
L’Indagine sulla salute mentale dei giovani
L’indagine è stata condotta da Telefono Azzurro in collaborazione con Bva Doxa su 800 ragazzi tra i 12 e i 18 anni. Si è proposta l’obbiettivo di indagare la salute mentale dei giovani, in relazione anche ai social e agli eventi in corso nel mondo, come i conflitti bellici.
I dati ci spingono a una riflessione circa il senso di angoscia e di ansia delle nuove generazioni che impatta anche sulle loro prospettive future. Solo il 41% dei ragazzi ha dichiarato di sentirsi felice nelle ultime due settimane, mentre il 21% si sente in ansia o preoccupato.
La dipendenza da internet e dai social network è considerata dal 52% dei ragazzi come la principale sofferenza per la loro generazione. Eppure, emerge anche che la grande solitudine di fronte alla crescita porti sempre più ragazzi a rifugiarsi nella rete per sperimentarsi e mettersi in gioco dal punto di vista cognitivo, relazionale ed emotivo. Il dato allarmante riguardo la salute mentale dei giovani e i social network è che alla domanda come ti sentiresti senza l’utilizzo dei social il 22% dei ragazzi ha risposto “ansioso” o “agitato”, l’11% “solo”, mentre il 23% si sentirebbe addirittura “perso”.
Un altro aspetto riguarda gli eventi drammatici, come i conflitti bellici. Più di 1 giovani su 2 è rimasto impressionato leggendo le notizie e guardando le immagini del conflitto. Il 35% ritiene di aver avuto una reazione all’inizio ma di essersi successivamente abituato.
Anche se dopo la pandemia il tema del benessere psicologico ha iniziato ad essere più rilevante, 1 ragazzo su 3 prova vergogna a chiedere aiuto a un esperto di salute mentale. Questo perché, i sentimenti più diffusi nella società nei confronti di persone con problemi di salute mentale, per i giovani sono: indifferenza, discriminazione, esclusione sociale e compassione.
Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza
In occasione della Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il 20 novembre, la Fondazione S.O.S Telefono Azzurro ha organizzato una conferenza per il 15 novembre, chiamata “Il futuro dell’infanzia tra nuovi scenari e risposte concrete”. È stata ospitata presso la Sala Plenaria Marco Biagi del CNEL e ha visto il contributo di istituzioni, accademici, enti e le principali piattaforme social, per discutere e mettere al servizio dei più giovani efficaci strumenti di prevenzione.
In questa conferenza è stato portato il dossier riguardo la salute mentale dei giovani nell’era digitale. Ha avuto come obbiettivo quello di trattare un diritto imprescindibile, quello della salute mentale, e di sensibilizzare sui bisogni emergenti degli adolescenti, tenendo conto delle implicazioni del digitale.
Ernesto Caffo, presidente e fondatore di Telefono Azzurro ha spiegato:
Nell’ultimo anno abbiamo visto aumentare le richieste di aiuto legate alla salute mentale. Ed è proprio per questo motivo che abbiamo organizzato questa giornata di riflessione condivisa. La velocità trasformativa del digitale ha modificato radicalmente lo sviluppo cognitivo ed emotivo dei ragazzi che si trovano a gestire, troppo spesso da soli, forme di difficoltà e di disagio, oltre ad essere esposti a moltissimi rischi.
In questa giornata si è dato voce anche a chi in prima persona vive queste situazioni ed emozioni di disagio. Infatti diversi ragazzi presenti hanno partecipato all’evento condividendo le loro storie e testimonianze. Da cui è emerso un grande bisogno di ascolto e la necessità di strumenti di prevenzione, perché la salute mentale, soprattutto dei giovani, non deve essere più un tabù, ma deve essere normalizzata così da non lasciare i ragazzi ad affrontarla da soli.